C'è chi pensa che la Coppa Italia sia una competizione buona più che altro per far giocare riserve, o come piace definirle oggi, seconde linee. Non è così in casa Juve, non è così quantomeno da quando c'è Max Allegri in panchina. A seconda dell'avversario e della fase delle competizione, non è mai mancato il turnover, questo è vero. Ma il rispetto per la Coppa Italia in quanto obiettivo da raggiungere e trofeo da conquistare, non è mai mancato come testimoniano anche gli ultimi due successi. Per una striscia che si spera di allungare a tre, come mai successo nella storia del calcio italiano. Sempre un giusto mix tra titolari e alternative si è visto anche in questa stagione, con il solo Neto sempre sicuro del posto in questa sua veste di portiere titolare della Coppa Italia. Ma proprio in finale contro la Lazio sarà necessario attingere da quelle che a tutti gli effetti si possono considerare riserve, almeno per quel che riguarda il centrocampo.

DENTRO I SECONDI - Fuori Pjanic perché squalificato, quasi sicuramente fuori Khedira che ha già avviato il proprio programma di recupero con Cardiff quale obiettivo unico, da oggi con ogni probabilità anche senza Marchisio a causa di un affaticamento muscolare che difficilmente verrà riassorbito in meno di una settimana. Fuori le prime scelte, ecco che contro la Lazio verrà verata inevitabilmente una coppia inedita. Rimangono quindi Tomas Rincon, Stefano Sturaro e Mario Lemina a disposizione di Max Allegri: solo il venezuelano è stato utilizzato in mediana dopo la svolta al 4-2-3-1, quarta scelta da 484 minuti complessivi e tantissimi spezzoni finali di partita. Rimane lui in ogni caso quello che ha più possibilità di vivere da protagonista la quattro giorni di Roma, al fianco di Pjanic contro i giallorossi e poi a comandare la mediana contro la Lazio. Al suo fianco uno tra Sturaro e Lemina quindi, salvo nuovi esperimenti di Allegri. Con questo assetto Sturaro ha sempre rivestito di fatto il ruolo di vice-Mandzukic a sinistra, mentre il gabonese è praticamente scomparso dalle rotazioni con quei soli 185 minuti disputati nel 2017: eppure per caratteristiche potrebbe essere proprio lui il prescelto ad affiancare Rincon. Cinque giorni per convincere Allegri a dar loro fiducia o magari a costringerlo a estrarre l'ennesimo coniglio dal cilindro. E una finale di Coppa Italia, magari, per meritarsi la conferma anche in vista della prossima stagione: tra un Lemina da tempo con la valigia in mano, uno Sturaro che scalpita per aver maggiore spazio ed un Rincon di fatto ancora da scoprire.

@NicolaBalice