La sua Juve ha eguagliato il record del Milan scudettato 1991-92.
Conte come Capello: imbattuto da 34 partite.
Antonio Conte riesce ad annoiarsi anche in un pomeriggio così, con un rigore sbagliato da Pirlo e il risultato in bilico fino a 10’ dal gong. «Allegri ha detto di nuovo che l’episodio di Muntari resta decisivo per il campionato? Continua ad annoiarmi». Ma si può anche scherzare: «Il rigore che non c’era? Gli ho detto io di sbagliarlo - ride il tecnico bianconero - anche perché quando sbagliamo un rigore vinciamo sempre».Visto che è il secondo ciccato di fila da Pirlo, magari ora cambierà tiratore: «A questo punto sì - allarga di nuovo il sorriso-. E dire che ogni fine allenamento i ragazzi si fermano sempre a batterli e io dicevo che era inutile. Invece ce ne hanno dati due e li abbiamo sbagliati. Ma abbiamo vinto. Se sbagliare i rigori vuol dire vincere, va benissimo». Era filata così con la Roma, ma la Juve stava avanti 2-0 e poi Pirlo aveva segnato in tap-in. Non qui a Cesena, sullo 0-0 e in avvio di partita. «Sarebbe stata diversa, avesse segnato».

Sentendo i giocatori, ci vuole altro per fermare questa squadra: «La voglia di arrivare a un traguardo importante ci dà ancora più energie», confessa Claudio Marchisio. «Dentro abbiamo una grande carica, si respira nello spogliatoio», aggiunge Giorgio Chiellini. Da Milano arrivano altre voci di Allegri, convinto che qualcosa succederà, da qui alla fine: «Ci sono quattro partite - riattacca Conte - bisogna vedere se sono cose positive per noi. Me lo auguro. Noi cerchiamo di fare la corsa su noi stessi e non avere rimpianti». Intanto la sua Juve ha eguagliato il Milan scudettato 1991-92: sono 34 le partite iniziali senza sconfitte.