Juve: il punto a 24 ore dall'apertura del mercato e a 7 giorni dal raduno
Un giorno all'apertura del mercato, una settimana al raduno di Vinovo. E la Juve, a che punto è? Ad un punto più alto in termini di valore assoluto, se i colpi Daniel Alves e Pjanic rappresentano l'antipasto del mercato che dovrà portare la banda di Max Allegri a compiere il definitivo salto di qualità verso un posto in pianta stabile tra le prime d'Europa. A una settimana dall'essere un autentico cantiere aperto però badando alla realizzazione complessiva della rosa da mettere a disposizione del tecnico. Via Caceres, Morata e Padoin, oltre a quel Cuadrado che Conte non vede l'ora di poter finalmente gestire a modo suo. In questo momento, prendendo in considerazione solo la rosa della passata stagione e i nuovi acquisti, la rosa della Juve rimane composta da tre portieri (tra cui Audero), otto difensori, nove centrocampisti (tra cui Marchisio) e tre attaccanti: sulla carta e numeri alla mano, tutto rientrerebbe nei parametri imposti dalle nuove liste in serie A. Nella realtà dei fatti si tratta di una rosa in totale divenire, perché per mettere a segno altri colpi bisognerà fare in modo che il mercato in uscita entri nel vivo e foraggi ulteriormente il budget del mercato. Intanto mercoledì a Vinovo risponderanno alla convocazione di Max Allegri un gran numero di giovani e calciatori di passaggio. Ma anche una folta schiera di campioni d'Italia: Neto, Rugani, Alex Sandro, Hernanes, Lemina, Pereyra, Asamoah e Dybala, a cui si aggiungerà anche Pjanic. Salvo novità del mercato in uscita saranno loro a comporre l'ossatura che rappresenterà la Juve in tournèe tra Australia e Cina, mentre tutti i nazionali si uniranno alla spicciolata non prima del 20 luglio.
PORTIERI – Insostituibile, per altri due anni, Gigi Buffon al comando. Intanto c'è da affrontare la questione del secondo e del terzo portiere. Neto ha chiesto di andare via, la Juve ha posto due condizioni: o prestito biennale oneroso con pagamento intero dell'ingaggio o cessione a non meno di 10 milioni di euro. Si è mosso l'Everton, si è fatto avanti il Besiktas: niente di concreto per ora. In caso di partenza due vie per il ruolo di vice-Buffon, la prima porta a Mirante del Bologna per guadagnare un posto in lista in quanto cresciuto nel vivaio. La seconda ad una soluzione di sicuro affidamento gradita a Buffon: Marchetti guida la fila, dietro di lui Sirigu e quel Diego Lopez consigliato dall'amico Casillas. Per il terzo portiere si potrebbe puntare alla promozione di Del Favero o al ripescaggio di Pinsoglio.
DIFENSORI – Perso Caceres, l'obiettivo numero è la conferma di Lichtsteiner, in caso di partenza c'è il redivivo De Sciglio a rimanere in cima alla lista dei desideri di Allegri. Servirà, servirebbe, un nono difensore che possa allungare le rotazioni: in attesa di un under 21 affidabile, rimane sempre d'attualità la pista che porta a Mehdi Benatia. Da Roma lo danno per fatto, da Torino si smentisce tutto. Rimane il reparto che meno desta preoccupazioni e che per questo Marotta e Paratici vorrebbero toccare il meno possibile.
CENTROCAMPISTI – E' arrivato Pjanic, ma non sarà l'unico grande colpo. Si continua a lavorare per un altro titolare da affiancare al bosniaco, Khedira e Pogba, che fino a prova contraria rimane un punto fermo del progetto bianconero, in attesa del recupero di Marchisio. Verrà valutato in ritiro Mandragora, ma attualmente sono poche le possibilità che rimanga alla corte di Allegri, con la Juve che continua a cercare un under 21 ritenuto più pronto. Partito Padoin e con Cuadrado di rientro a Londra, almeno per ora, dovrebbero andare via ancora due o tre elementi tra i vari Pereyra, Lemina, Hernanes, Asamoah e Sturaro (in ordine di cedibilità al 30 giugno). Questo flusso in uscita farà la differenza in base a quanto potrà fruttare, a cominciare dai 13 milioni in arrivo dalla Premier per Pereyra e dai 20 per Lemina (Leicester e RB Lipsia in pressing).
ATTACCO – Sarà il tormentone dell'estate. Incedibile Dybala per volere della Juve, si è dichiarato incedibile anche Mandzukic in prima persona. Oltre a Morata potrebbe però partire anche Zaza, che reclama spazio e considerazione, in cambio di un'offerta da almeno 25-30 milioni. Si punta a un top player come terzo titolare, se partisse Zaza servirà anche un quarto violino, oltre ad una quinta punta possibilmente under 21 che possa rappresentare un'alternativa tattica dando continuità al ruolo ricoperto da Coman e lo stesso Cuadrado in questo biennio dopo il dietrofront di Berardi.
@NicolaBalice