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    Juve, il peggio è passato! Zero gol subiti, zero attaccanti: Allegri vince il derby così

    Juve, il peggio è passato! Zero gol subiti, zero attaccanti: Allegri vince il derby così

    • Alberto Cerruti
      Alberto Cerruti
    Avanti con un altro 1-0. Dopo il successo di misura sul Chelsea, ecco con identico punteggio quello nel derby con il Torino. E così sono tre le vittorie consecutive dei bianconeri in campionato, ma soprattutto questa è la prima partita senza gol al passivo. Giusto così perché la squadra di Allegri, che era partita meglio ma aveva poi concesso troppo spazio a quella di Juric, ha cambiato marcia nella ripresa. Merito dei cambi del tecnico bianconero, che ha inserito Cuadrado al posto di Kean, e naturalmente di Locatelli che ha trovato il bellissimo gol del successo nel finale. E allora, ripensando alle gravi assenze di Dybala e Morata, il peggio sembra passato anche se non tutti i problemi sono risolti, perché la qualità del centrocampo è sempre la stessa e non di alto livello. Ma almeno stavolta la Juventus dimostra di avere più continuità e più tenuta del Torino, che invece si spegne alla distanza e ancora una volta subisce un gol nel finale, anche se stavolta non si può parlare di beffa.

    SI RIVEDE KEAN - Allegri rilancia Chiellini al posto di Bonucci, al fianco di De Ligt, tra Danilo e Alex Sandro, ma soprattutto, in assenza di Dybala e Morata, si affida a un attaccante di ruolo come Kean vicino a Chiesa. Nel consueto 4-4-2 McKennie e Locatelli sono i centrali, mentre Bernardeschi e Rabiot partono dalle fasce. Anche Juric è costretto a rinunciare ancora al suo centravanti titolare, capitan Belotti, sostituito come al solito da Sanabria, l’unica vera punta nel 3-4-2-1 in cui Brekalo e Lukic sono i trequartisti con Singo, Pobega, Mandragora e Aina in mezzo al campo, davanti ai tre difensori Zina, Bremer e Rodriguez. Manca ovviamente lo squalificato Djidji e ripensando ai suoi due rigori consecutivi procurati contro la Lazio e il Venezia non è un gran danno.

    REGALI MCKENIE - In sua assenza, però, la Juventus va per tre volte vicino al gol nei primi 8 minuti. Kean è bravo ad anticipare Bremer, ma il suo diagonale finisce fuori di poco. Non si può parlare di un gol sbagliato, come invece si deve ripensando alla conclusione fuori misura di McKennie che fallisce il classico rigore in movimento. L’americano ha di nuovo sui piedi il pallone del vantaggio, ma al suo secondo tentativo spara alto. Errori a parte, è un grande avvio della squadra di Allegri, che però si ferma lì senza riuscire mai a inquadrare la porta in tutto il primo tempo. Esaurita la spinta, infatti, i bianconeri concedono sempre più spazio al Torino che sfrutta meglio le fasce laterali con Singo e Aina.

    CARICA TORO - In un primo tempo con tanti errori tecnici da una parte e dall’altra, conta di più la carica agonistica e da questo punto di vista non c’è paragone tra Torino e Juventus. Senza spinta in mezzo al campo, perché Locatelli si fa contagiare dal grigiore di McKennie, Bernaredeschi e Rabiot, ma anche senza accelerazioni sulle fasce laterali perché Danilo e Alex Sandro si preoccupano più di chiudere che di avanzare, la Juventus lascia al Torino la stessa iniziativa concessa al Chelsea puntando sul contropiede. Una scelta rischiosa perché i granata prendono coraggio e dopo un colpo di testa di Lukic fuori di poco, Pobega inquadra per la prima volta la porta, ma senza spaventare Szczesny. Il vero pericolo, però, arriva dall’ex Mandragora che da fuori area costringe il portiere bianconero a una difficile deviazione. E così il primo vero spunto di Chiesa alla fine del primo tempo, che frutta un cross di Kean e la successiva conclusione di Locatelli deviata in angolo, non è sufficiente per cancellare le perplessità sul gioco dei bianconeri.

    SCOSSA CUADRADO - Allegri si rende conto che serve una scossa e così dopo l’intervallo si rivede Cuadrado, che rileva a sorpresa Kean, lasciando la Juventus senza un vero attaccante, con Chiesa adattato nel ruolo di prima punta. L’intenzione è quella di ridurre l’inferiorità numerica in mezzo al campo, accentrando Bernardeschi, per sfruttare la maggiore vivacità del colombiano sulla destra. Ed è un’intenzione subito premiata perché Cuadrado, appena entrato, scodella sulla testa di Alex Sandro un pallone che il brasiliano colpisce benissimo, deviato però da un grande intervento di Milinkovic. E’ il segnale della svolta, confermato subito dopo da una conclusione dello stesso Cuadrado bloccata dal portiere granata. Il terzo indizio, che costituisce una prova della felice scelta di Allegri, è rappresentato dall’accelerazione di Cuadrado, spinto in maniera più che sospetta da Pobega all’ingresso dell’area di rigore. Valeri, però, fa proseguire e il suo collega Di Paolo al Var non interviene.

    RISPOSTA JURIC - Visto che la partita sta cambiando, Juric toglie Aina e Lukic, inserendo Ansaldi e Linetty e poco più tardi rilancia Baselli al posto di Sanabria. E’ una mossa strana, perché la Juventus ha una marcia in più ed è bravo Ansaldi a neutralizzare un pallone pericolosissimo crossato da Rabiot. E allora Allegri si ricorda di Kulusevski che può offrire la sua carica finale al posto di Bernardeschi, mentre Juric inserisce Rincon e toglie Bremer.

    GIOIELLOCATELLI - I cambi servono più alla Juventus che al Torino, anche se l’azione che decide la partita è avviata e conclusa da chi è in campo dall’inizio e fin lì ha brillato poco. Chiesa, spostato sulla sinistra, inserisce il turbo e crossa un bel pallone al centro che Locatelli controlla e scaglia nell’angolino con un tocco da biliardo, ma tutt’altro che casuale perché questi sono i suoi gol. Ci sono ancora 4’ più 4’ di recupero, ma il Torino è sotto nel punteggio e affondato psicologicamente. Allegri può persino concedersi il lusso di far debuttare il brasiliano Kaio Jorge al posto di Chiesa e poco dopo, in pieno recupero, Kulusevski colpisce il palo. Sarebbe stata una punizione eccesiva per il Torino, che avrebbe meritato di chiudere in vantaggio il primo tempo, ma poi ha chiuso con una sconfitta meritata alla fine.

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    IL TABELLINO


    Torino-Juventus 0-1 (primo tempo 0-0)

    Marcatori: 41’ s.t Locatelli (J)

    Assist: 41’ s.t. Chiesa (J)

    Torino (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Zima, Bremer, Rodriguez; Singo, Pobega, Mandragora, Aina (20’ s.t. Ansaldi); Lukic (20’ s.t. Linetty), Brekalo (39’ s.t. Rincon); Sanabria (32’ s.t. Baselli). All. Juric.

    Juventus (4-4-2): Szczesny; Danilo, De Ligt, Chiellini, Alex Sandro; Bernardeschi (35’ s.t. Kulusevski), McKennie, Locatelli, Rabiot; Chiesa (44’ s.t. Jorge), Kean (1’ s.t. Cuadrado). All. Allegri

    Arbitro: Valeri di Roma

    Ammoniti: 11’ s.t. Sanabria (T), 17’ s.t. Lukic (T), 20’ s.t. Mandragora (T), 37’ s.t. Chiellini (J)

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