Juve: il paradosso dei gol
Giovinco 10 reti, Quagliarella 10, Vucinc 8, Matri 5. Sono 33 i centri totali. Questo è il bottino dei gol degli attaccanti juventini in questa stagione. Quello bianconero non è quindi un reparto avanzato molto prolifico, ma la squadra di Conte vanta comunque il secondo miglior attacco del campionato con 48 reti (di cui 23 arrivano dagli attaccanti), soltanto una in meno della compagine che ha segnato di più: la Roma.
Questo significa che la Juventus ha alternative valide al reparto offensivo per trovare la via della rete. Una di queste è sicuramente l’abilità negli inserimenti dei centrocampisti. In particolare Vidal è già riuscito in 5 occasioni a battere il portiere avversario in questo campionato. Anche Pirlo, soprattutto grazie alla sua grande abilità nei calci piazzati, ha già realizzato 5 gol. Tutto ciò è favorito dal lavoro degli uomini dell’attacco juventino che, se non lo fanno in modo così prolifico attraverso i gol, aiutano in misura significativa la loro squadra mettendo in pratica i movimenti che l’allenatore richiede loro. Questo è rivendicato anche dagli stessi protagonisti. Matri l’ha ricordato dopo la buona prestazione da lui fornita contro il Chievo. Se si analizzano i numeri degli avanti bianconeri si ha pure un altro tipo di riscontro: un giocatore come Quaglirella ha realizzato una rete ogni 96 minuti. La sua media, quindi, non è così negativa. Inoltre gli attaccanti hanno segnato reti importanti come quelle di Matri al Cagliari o quelle dello stesso Quagliarella contro il Chelsea in Champions League. Il meccanismo bianconero funziona bene anche così, ma in casa Juve potrebbe comunque tornare molto utile un bomber di razza in grado di realizzare quantità di reti veramente molto elevate. Ora a disposizione di Conte c’è anche Anelka (anche se non fa del gol la sua arma migliore), la prossima stagione arriverà Llorente vedremo se saranno in grado di dare una svolta anche a questa situazione.