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    Juve, il pagellone delle leggende: Del Piero è Del Piero, Zidane è Zidane

    Juve, il pagellone delle leggende: Del Piero è Del Piero, Zidane è Zidane

    • Nicola Balice, inviato a Torino
    TEAM ZIDANE 

    Peruzzi
    – Para e se la ride. Prende gol e se la ride. Cinghialone o Tyson per tutti quelli che lo hanno amato. E come una volta, si canta: “Alé Peruzzi alé alé, alé Peruzzi alé!”
    Iuliano – Non segna un solo gol, ne segna due. Il primo gli era rimasto in gola perché dj Nanà si è sbagliato e lo ha assegnato a Barzagli, il secondo è tutto per prendersi l'applauso del Pala Alpitour. Ed è lui a regalare l'assist per Zidane. Ma non era uno che menava duro?
    Montero – Oggi allena la Primavera, ma spiega a tutti una volta di più cosa significhi mordere le caviglie in campo. E sugli spalti qualcuno gli urla: “Paolo, tiragli una pigna!”
    Torricelli – Si diverte come un bambino, lotta su ogni pallone (e ne soffia uno pure a Del Piero dopo averlo massaggiato per bene). Come è sempre stato insomma. E i tifosi canta: “Moreno Torricelli, oooh, oooh”.
    Barzagli – Non si scompone mai, nemmeno in questa circostanza. Sussurra qualcosa a Del Piero al primo incrocio, comunque Alex non passa!
    Conte – Marcato stretto, ma dai tifosi. Un'ovazione speciale per lui, invitato a saltellare con tutti i tifosi al grido di “chi non salta nerazzurro è”, se la cava con disinvoltura. Ma la sua presenza è già molto significativa, resta nel cuore dei tifosi che lo acclamano. Un idolo da capitano, un fenomeno da allenatore: nonostante l'Inter, lo aspettano ancora.
    Marchisio – Il Principino, due gol un po' così e la gioia di tornare a giocare nonostante quel ginocchio gli abbia imposto una carriera un po' troppo corta. Cade e si rialza.
    Zidane – La chiude lui, se n'era mangiati un paio e aveva preso pure un palo. I tifosi aspettavano solo il suo gol per chiudere la festa, Del Piero a parte è lui a essere il più osannato e il più atteso. E ogni volta che parla, strizza sempre l'occhio alla Juve: “Vediamo...”
    Matri – La fa facile, è il più in forma e segna un gol dopo l'altro...

    All. Platini – Peccato non averlo visto in campo, almeno per un tiro o un passaggio. Ma se si pensa alla coppia Juve-Agnelli, beh il riferimento a Le Roi è tra i più naturali.


    TEAM DEL PIERO

    Storari
    – Sembra avercela con Zidane, si supera su di lui più che sugli altri. Poi si inchina, insieme a tutti i tifosi.
    Carrera – C'era anche lui alla festa, meglio girare alla larga...
    Ferrara – Il vizio del gol non lo ha perso, ha giocato con Maradona, Zidane, Del Piero. Uno di quelli che tutti volevano avere in squadra.
    Evra - “I love this game” è il suo marchio di fabbrica. E in campo però che non ama troppo ridere, figuriamoci perdere, nemmeno tra leggende e campionissimi.
    Di Livio – Corre, corre, corre. Anche se gli anni passano, per sempre “Soldatino Di Livio”: coro gettonatissimo che non poteva mancare.
    Davids – Sembra lui il vero freestyler della serata, prova a farli impazzire tutti. Sempre con la faccia cattiva. 
    Pepe – Gregario tra i gregari della storia bianconera. C'è ma non può giocare: colpa del padel...
    Mandzukic – Basta lo sguardo. 
    Ravanelli – Il gol, lo cerca, arriva. E si mette la maglia sulla testa. Chi non sa, si diverte. Chi si ricorda, ancora gode.
    Del Piero – Tutti in piedi per lui. Quando entra. Quando tocca il pallone. Quando parla. Quando segna. Il popolo bianconero non aspetta altro che un suo ritorno alla Juve, qualsiasi possa essere il ruolo. E intanto se lo gode per una notte. E intanto canta: “Io di te non mi stanco, sarò sempre al tuo fianco, sei la cosa più bella che c'è....Alessandro Del Piero olé, Alessandro Del Piero olé”.

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