Juve, il mercato più difficile di sempre è iniziato. Summit Allegri-Manna: da Rabiot a Frattesi, da Milik a Vlahovic
Nicola Balice
Sarà il mercato più difficile della storia recente, forse di sempre, per la Juve. E in prima linea se ne sta occupando Giovanni Manna, direttore sportivo vero e operativo in attesa che da Napoli possa arrivare (prima o poi) anche Cristiano Giuntoli, a questo punto aggiungendosi al gruppo di lavoro bianconero. Sarà il mercato più difficile, con tanti nodi da sciogliere a ogni livello, a cominciare da quelli interni. Di questo, anche di questo, si è discusso nel pranzo di lavoro che si è tenuto a Milano proprio oggi, martedì, tra lo stesso Manna e Max Allegri. Che come detto e ribadito sia dal club (ora da Francesco Calvo, ora da Maurizio Scanavino) che dallo stesso allenatore, resta al suo posto. Respinte al mittente le avances pensate in Arabia Saudita (leggi qui), ancora solo sullo sfondo l'ipotesi del Psg, non ci sono cambi di rotta in vista sul fronte John Elkann, l'unico che potrebbe dare un taglio netto ulteriore col presente. Quindi si programma, ci si confronta, con il punto fermo di Allegri in panchina. E la consapevolezza di avere un obiettivo da voler-dover raggiungere: concludere il mercato con un segno + bello grosso, da 100-120 milioni, quelli a cui di fatto la Juve dovrà rinunciare in assenza di Champions tra incassi diretti e indiretti. La campagna acquisti sarà quindi una conseguenza di chi partirà, tra addii annunciati (Di Maria e Paredes), altri ancora da definire (Alex Sandro), altri ancora in sospeso (Rabiot, Milik, Cuadrado) e quelli tutti da programmare. Quest'ultima voce riguarda ovviamente gli esuberi di rientro dai prestiti (Tottenham e Lazio vogliono lo sconto per Kulusevski e Pellegrini, si cercano altrove soluzioni per Arthur, McKennie, Zakaria) ma anche big come Vlahovic, il pezzo forte con base d'asta fissata a quota 80 milioni con Bayern Monaco in pole davanti alle ricche della Premier come Chelsea, United, Arsenal. Ma nessuno è incedibile, non lo sono i senatori dallo stipendio pesante (vedi Szczesny), non lo sono i giovani talenti che pur si cerca di blindare (vedi Iling). Ed è solo l'inizio, perché il mercato vivrà di diverse fasi, dopo le prime settimane di preparazione estiva verranno valutate le conferme dei giovani ritenuti pronti, tornano per esempio Cambiaso e Rovella, ma soprattutto le condizioni di Pogba: se dovessero restare troppi dubbi sul Polpo, servirà un innesto di spessore. I PRIMI PASSI – Ci sarà più tempo per tutto questo. Intanto ci sono tre punti all'ordine del giorno di grande attualità, di cui si è pure discusso in questo pranzo. Si attende una risposta da Rabiot, la Juve ha fatto la sua mossa con una proposta di prolungamento breve (un anno più uno) o brevissimo (solo un anno) al massimo delle condizioni salariali a propria disposizione, il centrocampista francese ci sta pensando nonostante lo United (ma anche Bayern e Newcastle) stia aumentando il forcing con mamma Veronique. Senza Rabiot? Avanti tutta per Frattesi. C'è il rinnovo di Cuadrado anche sul piatto, con il colombiano chiamato a riflettere su un altro anno a poco più che la metà dell'attuale ingaggio. E poi si può riaprire la pista Milik proprio su richiesta di Allegri che vorrebbe trattenere il polacco: il Marsiglia ha rifiutato la richiesta di sconto della Juve, può iniziare ora tutta una nuova trattativa anche lunga considerando come dalla Continassa sia arrivata la decisione di non esercitare il diritto di riscatto per 7 milioni più 2 di bonus. Aggiungi: Intanto tra le alternative al polacco spunta un nome a sorpresa, quello del georgiano Mikautadze del Metz, 23 gol in Ligue2. C'è tanto, tantissimo da fare, pure troppo: il mercato più difficile della Juve è appena iniziato.