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    Juve, il girone porta 43 milioni

    Juve, il girone porta 43 milioni

    Tre motivi per sorridere, per l'onore, per il ranking Uefa, per i conti. Il pareggio di ieri sera contro l'Atletico Madrid non solo ha cancellato la sconfitta di un anno fa a Istanbul contro il Galatasatay, ha anche permesso alla Juventus di tornare, due anni dopo, agli ottavi di finale (portando punti all'Italia, nel ranking Uefa) e di incassare soldi importanti per l'equilibrio finanziario e per il mercato. Questa Juve è un passo indietro rispetto a big del calcio europeo come Barcellona, Real Madrid o Bayern Monaco, ma con qualche aggiustamento a gennaio può dire la sua ed essere una delle sorprese di questa Champions League.

    PIOVONO EURO - ​ Quarantatre milioni, è questa la cifra che il club di Agnelli ha incassato nella prima parte della sua avventura europea. Il sito internet gianlucadimarzio.com snocciola tutti i dati: 8,6 milioni di euro come contributo fisso per la qualificazione alla fase a gironi, 3,5 milioni di euro di premi per i risultati (1 milione a vittoria e 500 mila per il pareggio) e 22,6 milioni di euro di market pool, ossia la quota dei diritti televisivi che spetta alle squadre italiane e ripartita dunque fra Juventus e Roma secondo la posizione in classifica in campionato lo scorso anno. A questi, vanno aggiunto circa 5 milioni di euro di incasso al botteghino e altri 3,5 milioni di euro di premio per il passaggio agli ottavi. Numeri importanti, fondamentali in tempo di fairplay finanziario.

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