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    Juve, il giorno più lungo: Pirlo si gioca tutto contro il Napoli

    Juve, il giorno più lungo: Pirlo si gioca tutto contro il Napoli

    • Nicola Balice
    Juventus-Napoli è già di fatto la partita più lunga di questa stagione. Non si è disputata il 4 ottobre 2020, perché sabato 3 l'Asl impedì alla formazione di Rino Gattuso di partire. La Lega non rinvia, la Juve si presenta allo Stadium, il 14 ottobre il Giudice Sportivo assegna il 3-0 a tavolino e il punto di penalità per il Napoli. Il 10 novembre la Corte d'Appello conferma questa sentenza. Ma il 22 dicembre è il Collegio di Garanzia del Coni a ribaltare tutto, obbligando la Lega a rimettere in calendario il match. Si è poi atteso l'eliminazione del Napoli dall'Europa League, la data giusta per il recupero doveva essere il 17 marzo invece la Juve dopo essere uscita dalla Champions ha potuto accogliere la richiesta di rinvio ulteriore, la Lega non dice di no e la Roma si infuria. Ora, 6 mesi e 3 giorni dopo, finalmente si gioca Juve-Napoli. Che non sarà solo la partita più lunga della stagione. Ma sarà anche quella più lunga per Andrea Pirlo. O quantomeno rischia di esserlo.

    IN BILICO – D'altronde la posizione del tecnico bianconero è quantomai in bilico. Al netto di ogni rassicurazione pubblica o interna, per quanto gli incontri tra Max Allegri e Andrea Agnelli siano stati derubricati formalmente come amicali, per quanto ancora si rivendichi fiducia almeno fino al termine della stagione. Senza un posto in Champions non si può pensare alla conferma di Pirlo. Se il posto in Champions dovesse essere ancor più a rischio, allora la Juve potrà essere costretta a un cambio di rotta prima che sia troppo tardi. In tal senso una sconfitta con il Napoli potrebbe far degenerare la situazione, la soluzione più immediata porterebbe a Igor Tudor. E allora sarà questa la giornata più lunga per Pirlo, anche se si gioca alle 18.45. Perché anche se non si dice o non si può dire, questa partita è davvero decisiva. Per lui anche più che per la Juve. Almeno in caso di sconfitta. Ma allo stesso tempo può trasformarsi in quella della svolta, tanto attesa e mai arrivata. Per la Juve, per Pirlo.  

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