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    Juve, il futuro di Ronaldo non dipende solo dalla Champions: le carte sul tavolo di CR7

    Juve, il futuro di Ronaldo non dipende solo dalla Champions: le carte sul tavolo di CR7

    • Nicola Balice
    Due gol non cambiano tutto, ma cambiano molto. Quelli segnati da Cristiano Ronaldo a Udine sono valsi tre punti fondamentali per la Juve, hanno anche regalato una settimana tutto sommato tranquilla a tutta la squadra in vista dello spareggio Champions con il Milan e consegnato ad Andrea Pirlo la possibilità di concludere quantomeno questa stagione sulla panchina bianconera. Poi però la Champions va ancora conquistata, condizione imprescindibile per la Juve tutta. Anche per lo stesso Ronaldo, che se da un lato deve ancora decidere sul suo futuro, dall'altro già sa che senza la possibilità di disputare la competizione regina non potrebbe restare. Ma nonostante tutte le difficoltà, in casa Juve nessuno vuole prendere tuttora in considerazione che il flop possa portare addirittura i bianconeri fuori dai primi quattro posti, i danni potrebberi assumere proporzioni nemmeno quantificabili. In tutto questo Ronaldo, mentre viene chiamato a prendere per mano la Juve come non era più riuscito a fare prima di Udine, non ha ancora deciso.

    LA SITUAZIONE – Il lavoro di Jorge Mendes non ha portato a individuare proposte economicamente simili a quella attuale. Il Real Madrid è rimasta una suggestione, Florentino Perez si è espresso chiaramente riguardo il fatto che CR7 ormai faccia parte del passato. Al Psg ci si sta concentrando sul rinnovo di Kylian Mbappé dopo quello già concordato con Neymar e difficilmente effettuerà un investimento di tale portata per un giocatore di 36 anni, anche se con il Mondiale in Qatar potrebbe stravolgere questa posizione. E il Manchester United può aprire a un Ronaldo-bis solo nel caso in cui il fuoriclasse portoghese rinunciasse a tanti, tantissimi soldi. In termini di ingaggio, ma anche di agevolazioni fiscali come quelle che rendono l'Italia un'isola felice per Ronaldo a proposito di tutti i suoi guadagni extra-Juve. Fin qui si ragiona solo sull'ingaggio, perché poi c'è sempre da considerare una Juve che dovrebbe far fronte a una minusvalenza da circa 28-30 milioni nel caso in cui decidesse di lasciar libero Ronaldo a zero, non una passeggiata insomma: l'ipotesi di pagare il cartellino complicherebbe l'assalto di un altro club. Le riflessioni sono quindi più economiche che tecniche per Ronaldo, per andare via allo stato attuale dovrebbe lasciare sul piatto parecchio. Restando, la Juve dovrebbe costruirgli attorno una squadra in grado di sostenerlo nel migliore dei modi anche in Europa, quattro anni di Ronaldo altrimenti sarebbero stati un lusso che in campo avrebbe avuto un costo fin troppo alto. Il tutto sempre che la Juve vada in Champions, altrimenti non ci sarebbero alternative alla fuga. E poi a fine carriera un ultimo giro di giostra con lo Sporting: per quello c'è tempo.

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