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Juve, il crollo è grave anche sul piano economico: ecco quanto può costare la figuraccia con il Chelsea
I CONTI – Anche perché, per chi non lo ricordasse, ogni partita del girone di Champions mette in palio ben 2,8 milioni, che si riducono a 900mila euro in caso di pareggio. Forse nemmeno la miglior Juve avrebbe ottenuto la posta piena a Stamford Bridge, ma contro un Chelsea rimaneggiato almeno quanto i bianconeri, anche con la qualificazione già in tasca, oggi più che mai Allegri avrebbe dovuto puntare a vincere pure per quel senso di responsabilità tanto invocato a proposito di quei giocatori apparentemente poco attaccati alla causa. La disfatta londinese ora complica per non dire compromette di molto pure la corsa al primo posto del girone, anche se proprio la Juve ha fallito gli ultimi assalti europei contro avversari abbondantemente alla portata dopo aver vinto il girone, arrivare agli ottavi da seconda rende in partenza ancor più difficile la cavalcata europea. Allora può valere la pena ricordare i prossimi step economici in Champions: l'accesso ai quarti vale 10,6 milioni, in semifinale 12,5, in finale 15,5 con altri 4,5 milioni per la vincitrice cui sommarne 3,5 per l'accesso alla Supercoppa. Ora, parlare di una Juve in finale di Champions proprio ora può sembrare pretestuoso. Ma sono dati che possono aiutare a capire gli effetti anche in termini economici di una figuraccia del genere, senza quasi averci nemmeno provato a vincere. E 2,8 milioni in più a gennaio potrebbero pure fare la differenza sul mercato, tra cessioni difficili e obiettivi low cost, a centrocampo poi ce ne sarebbe davvero bisogno.