Sampdoria-Juventus 1-2

BUFFON 6 – Partita difficile da decifrare per il capitano bianconero, che poco poteva sul gol. A lungo inoperoso, alza la voce nel concitato finale.

RUGANI 6 – Non è chiamato a grandi interventi, se si nota poco è anche perché di fatto non sbaglia nulla. Barzagli è ancora un'altra cosa, ma dopo sei mesi di studio e attesa ha dimostrato che in questa Juve può starci tranquillamente anche lui. Il meno colpevole sul gol di Cassano, sfiora per una questione di secondi l'intervento riparatore.

BONUCCI 5.5 – Ricasca ancora una volta nell'errore di commettere pericolosi falli al limite dell'area, senza che sia strettamente necessario. A dispetto di altre volte, però, Fernando non lo punisce calciando sulla barriera nel primo tempo. Scampato il pericolo, guida una difesa che non subisce praticamente nulla fino a quando non si fa mettere in mezzo dalla triangolazione Cassano-Carbonero.

CHIELLINI 6 – L'ultimo guizzo vale come un gol. Come da curriculum e pedrigree, non va per il sottile. Come da curriculume e pedigree, è duro quanto efficace. Si spartisce le colpe con Bonucci sulla rete della Samp, perdendo le misure su Carbonero.

LICHTSTEINER 6 – I ritmi bassi non fanno per lui, prestazione senza infamia e senza lode per il pendolino svizzero (65' CUADRADO 6 – Prova a rendersi pericoloso, ma la partita ben presto gli imponde di tirare il freno a mano)

KHEDIRA 6.5 – Un tempo in cui gioca un po' a nascondino, poi però basta un minuto per fare il Vidal e dimostrarsi nuovamente efficace nell'attaccare gli spazi: lui detta il passaggio a Dybala e poi segna con incredibilità tranquillità.

HERNANES 6 – Non fa peggio di altre volte, nemmeno approfitta dell'occasione per rilanciarsi con una prestazione memorabile. Svolge il compitino con abnegazione, meglio in fase di interdizione che in quella di impostazione che lo vede spesso impreciso anche per disegnare delle linee di passaggio elementari. Meglio nella ripresa, pennella un pallone per la testa di Morata che lo spagnolo manda clamorosamente a lato.

POGBA 7 – Chi lo voleva in versione leader è stato accontentato. Chi lo voleva più determinante negli ultimi sedici metri anche. Nel percorso di crescita della Juve, lui ha sicuramente occupato un posto nel gruppetto di testa. Gol che cancella anche qualche errore di troppo commesso nel secondo tempo.

EVRA 6 – Prezioso scudiero di Pogba, interpeta il ruolo di padrone della fascia sinistra in maniera completamente diversa da quanto avrebbe fatto Alex Sandro. È dalla sua parte che la Samp spinge con maggior insistenza, lui prova a limitare i danni.

DYBALA 6.5 – Meno appariscente di altre volte, decisivo come sempre. Il gol di Khedira è per metà suo, regala l'impressione di volersi gestire a dimostrazione di una maturità sempre crescente. Quando ce n'è bisogno cambia marcia, facendo reparto praticamente da solo (89' PADOIN ng)

MORATA 5 – Continua a giocare lontano dal cuore della manovra, si esilia e per l'ennesima volta spreca l'occasione che gli avrebbe permesso di sbloccarsi: non cambia ancora la sua stagione, l'errore rischia di cambiare la partita che subito dopo viene riaperta da Cassano (77' ZAZA 6 – Non ha tempo per lasciare il segno, fa tanto lavoro sporco negli spiccioli di gara che gli sono concessi e costringe Moisander al disperato intervento da espulsione).

All. ALLEGRI 6.5 – La nona vittoria consecutiva è forse la più sofferta, erroraccio di Lollo a parte, il cambio Padoin-Dybala sottolinea come di questi tempi contino solo i risultati. Ed è giusto così, data la falsa partenza in campionato saper giocare anche mezz'ora da provinciale se necessario è segno di umiltà e di consapevolezza. Ritrovarsi a due punti dalla vetta a fine girone d'andata è un piccolo capolavoro considerando dove si trovava la Juve alla decima giornata di campionato.

@NicolaBalice