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Juve, i tifosi richiamano Conte: i retroscena sui no di Agnelli e l'occasione per giugno
I NO DI AGNELLI - Dopo l'addio con rottura anche a mezzo stampa dell'ormai lontano 2014, sono state infatti due le occasioni in cui Antonio Conte avrebbe avuto l'occasione di tornare sulla panchina della Juventus. La prima fu nell'estate 2019 quando si consumò la prima rottura fra il club bianconero e Massimiliano Allegri. Nella testa di Agnelli era ancora troppo calda la rottura consumata nell'estate 2014 con quei "10 euro per un ristorante da 100" che ancora riecheggiava nei suoi uffici. Agnelli disse no e consentì a Conte di sposare l'Inter, risollevandola fino al titolo vinto nel 2021. Proprio l'estate 2021, dopo la rottura con i nerazzurri, rappresentò nuovamente l'occasione per l'allenatore salentino di rivestire il bianconero, ma ancora una volta (in due giorni e nonostante la pressione di Nedved), fu Agnelli a scegliere di puntare sul ritorno di Allegri, considerato più "aziendalista" e blindato da un contratto oggi difficile da rescindere.
OCCASIONE PER GIUGNO - E ora? Il gruppo di 80-90 persone va ricompattato al punto da aver quasi perso il DNA bianconero. Per questo i tifosi chiedono il ritorno di colui che da sempre, anche quando sedeva sulla panchina dell'Inter, si è professato come primo tifoso della Juve. Nonostante l'andamento super con il Tottenham e la proposta di rinnovo già arrivatagli, Conte non sta rinnovando con gli Spurs il suo contratto in scadenza a fine annata. Il suo sogno sarebbe quello di tornare a Torino da salvatore della patria e sta aspettando un segnale proprio da Andrea Agnelli. Se il presidente, questa volta, metterà da parte le scelte d'orgoglio allora il grande ritorno potrà avvenire. Certo, sullo sfondo resta una risoluzione con Allegri non semplice da completare, ma questa... è sicuramente un'altra storia.