Juve, i sintomi sono chiari: e se fosse davvero la fine di un ciclo?
Antonio Servidio scrive:
E se il ciclo bianconero fosse veramente finito? Premetto che le conclusioni affrettate, quelle dedotte da una o due partite andate male, non mi sono mai piaciute, perchè ci può stare, capita a tutti ma il mio – che resta un semplice spunto di riflessione- è una considerazione più ampia. La cessione di Pogba e la conseguente campagna acquisti scintillante, basatasi esclusivamente su quella che resta un’ossessione Champions ha destato più di qualche punto di domanda. Solo cola ricerca del successo in Europa si può spiegare, questa mossa che ad oggi resta condivisibile sì, ma fino a un certo punto. E’ fuori discussione che i limiti principali in questi avvio di stagione si siano riscontrati a centrocampo, rimasto incastrato tra un Pjanic che fatica ad adattarsi al ruolo di regista e Hernanes e Lemina che in quel senso non offrono garanzie.
Higuain è stato il grande colpo, anche se ha inevitabilmente innalzato l’età media del club, con la speranza che da qui ai prossimi due anni la Juventus possa essere una seria candidata alla vittoria della Champions League, diventato oramai un obiettivo vero e proprio da quando nella stagione 2014-’15 ci andò vicinissima, ebbene, io mi chiedo se quella non fosse stata la vera occasione, quella che capita una volta come apice di ogni ciclo vincente, salvo poi passare qualche anno in sordina. In fondo la Juve, veniva da tre scudetti consecutivi, Tevez rappresentava il leader e Morata il giovane emergente di quella squadra, che in modo inaspettato aveva raggiunto l’ambita finale.
Da quel momento in poi, la Juve ha capito la reale concretezza delle sue capacità, ed ha inevitabilmente cercato di ripetersi, è stata eliminata lo scorso anno dal Bayern di Guardiola solo agli ottavi, quando invece in campionato le cose tornavano a posto,dopo un inizio difficile.
Parlare della fine di un ciclo sembra decisamente azzardato, ma..CLICCA QUI PER CONTINUARE A LEGGERE E PER COMMENTARE