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    Higuain è grasso che cola: viaggio alle origini del nuovo tipo di fame del Pipita

    Higuain è grasso che cola: viaggio alle origini del nuovo tipo di fame del Pipita

    • Gianluca Minchiotti
    Ancora lui, Gonzalo Higuain. Dopo la doppietta decisiva nel derby, l'attaccante argentino della Juventus mette il suo sigillo anche sul big match con la Roma, con un gol straordinario per potenza e coordinazione. Sempre più decisivo, il Pipita, in questa stagione: è il bianconero con più presenze (22, seguito da Alex Sandro a 21) e i suoi 13 gol sono stati quasi tutti pesanti. "Il gol di Higuain, bellissimo, appartiene al repertorio dell’ex grasso-che-cola", ha scritto ieri sera Roberto Beccantini, con la sua consueta abilità nel cercare e creare giochi di parole. Il 'grasso' Higuain infatti fa sempre meno parlare di sè per i chili di troppo (ma poi, ci sono davvero? Ancora?) e sempre più per un altro tipo di fame, quella di vittorie. 

    FAME SCUDETTO - E' la parola 'fame' la keyword del dopo Juve-Roma, e a pronunciarla è proprio l'ex attaccante del Napoli: "Cosa mi ha colpito della Juve? La fame che hanno ancora di vincere, sono una squadra che da cinque anni di fila vincono il campionato ma hanno ancora una fame matta di vincere, ti entra proprio dentro, è mostruosa, mi dà voglia di continuare a vincere e fare bene". Si trasforma la fame del Pipita, seduto al tavolo dello scudetto. E la fame storica della Juve ormai è anche la sua. Quella smania di vittorie che, come spesso ha scritto Giancarlo Dotto, trasforma in belva anche il più mite avventore che si trovi a indossare la maglia bianconera. Il pranzo dello scudetto è servito, alla Juve ora non resta che addentarlo. "Il primo avversario della Juve è la Juve stessa. Se non vincessimo questo campionato, sarebbe solo colpa nostra". Parola di Higuain.     



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