Juve, ha vinto Mandzukic: scaricato troppo in fretta e ora rimpianto
Gianluca Minchiotti
Ora è ufficiale,ha vinto Mario Mandzukic. L’attaccante croato, uno dei fedelissimi di Max Allegri e idolo dei tifosi bianconeri, è stato scaricato troppo frettolosamente dalla Juventus di Maurizio Sarri all’inizio di questa stagione. E ora, paradossalmente, Mandzukic è proprio quel tipo di giocatore che manca come il pane ai campioni d’Italia. Cristiano Ronaldo non vuole giocare al centro dell’attacco, Paulo Dybala preferisce giocare a fianco di una prima punta, e Gonzalo Higuain, dopo una buona prima parte di stagione, ha visto calare il suo rendimento, per poi maturare (durante il lockdown) il desiderio di tornare in Argentina. E ora, in attesa che il Pipita ritrovi la forma migliore, alla Juve manca in modo evidente un centravanti di peso, uno che apra gli spazi nei quali CR7 e Dybala possano fare la differenza. E non solo: perché con soli tre attaccanti in rosa, la ricca Juve paradossalmente in quel reparto ha un organico meno attrezzato di tante avversarie, europee e italiane. Ad esempio, nella finale di Coppa Italia il Napoli si è concesso il lusso di far entrare Milik dalla panchina, mentre Sarri non aveva nessuna prima punta da poter inserire a partita in corso. E oggi, parlando a Sky, l'allenatore ha ammesso: "Non abbiamo tantissime soluzioni come attaccanti puri". FRA PASSATO, PRESENTE E... FUTURO - Ha vinto Mandzukic dunque, che in questi giorni tanti tifosi della Juventus (e forse anche qualche dirigente) rimpiangono. Per la sua duttilità tattica, per la sua determinazione e per una combattività e voglia di vincere con pochi eguali. Quel Mandzukic che a dicembre, dopo qualche mese di guerra di nervi e di convivenza forzata alla Continassa, è stato scaricato dalla Juve, per poi trasferirsi a partire dal 1° gennaio all'Al-Duhail, in Qatar. Il presente parla di un rimpianto per la Juve (soprattutto, ormai è evidente, a livello tattico, avendo finora Sarri fallito nel far coesistere le punte a disposizione). Il futuro invece vedrà, da un lato, i bianconeri alla ricerca di un attaccante con caratteristiche simili al croato (Jimenez? Milik?), dall’altra, invece, i prossimi mesi vedranno probabilmente Mandzukic cambiare ancora squadra (si parla della Turchia, con il Besiktas in prima linea).