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    Juve, gli effetti del ritiro: si torna al 3-5-2, rischia Bonucci, si candida Kean

    Juve, gli effetti del ritiro: si torna al 3-5-2, rischia Bonucci, si candida Kean

    • Nicola Balice
    In palio c'è molto di più dei soli tre punti. Che pure restano fondamentali. In questo derby, la Juve, si gioca l'onore. Il mini-ritiro ha fatto discutere al di là delle dichiarazioni di Max Allegri, di sicuro tutti in casa Juve si attendono una reazione quantomeno d'orgoglio. E che tatticamente tornerà indietro di qualche capitolo. L'assenza di Angel Di Maria riporta Allegri a rispolverare un assetto che possa consentire a più giocatori possibili di agire nella propria comfort zone, tatticamente si torna al sistema che può passare dal 3-5-2 al 4-4-2 a seconda dei momenti della partita senza cambiare giocatori. 

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    I DUBBI – Non mancano in ogni caso i dubbi, perché le ultime partite hanno comunque recato in dote un dispendio di energie notevole, a livello mentale ancor più che fisico. In difesa il dubbio è legato a capitan Leonardo Bonucci, ma senza di lui sembra Alex Sandro il favorito rispetto alla coppia Federico Gatti-Daniele Rugani. A centrocampo c'è Fabio Miretti a insidiare la titolarità di Weston McKennie. Mentre in attacco uno tra Dusan Vlahovic, Arek Milik e Moise Kean dovrà restare fuori: in condizioni normali la scelta sarebbe automatica, la necessità di gestire il polacco potrebbe convincere Allegri a rilanciare Kean.

    LA PROBABILE FORMAZIONE – Questa intanto la squadra provata in rifinitura, non senza sorprese.

    Juventus (3-5-2): Szczesny; Danilo, Bremer, Alex Sandro; Cuadrado, McKennie, Locatelli, Rabiot, Kostic; Kean, Vlahovic. All. Allegri.

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