Juve, Fagioli: 'Non ci aspettavamo il -15, ora combatteremo. Era quasi fatta con l'Inter, Dybala il mio idolo'
Sulla penalizzazione: “Ci è dispiaciuto per i 15 punti, non ce lo aspettavamo. Ma non possiamo farci niente, dobbiamo solo scendere in campo e cercare di arrivare in zona Champions. Ferrero e Scanavino combatteranno per questi 15 punti, per toglierli tutti. Ci hanno anche detto di stare tranquilli e metterci ancora più passione per questa maglia".
Su Danilo: “Un riferimento per me e per tutti, ha carisma, aiuta tutti anche nei momenti di difficoltà. Mi ha sempre sostenuto fin dai tempi di Pirlo, lo ammiro tanto come persona e come giocatore”.
Su Allegri: “Ero molto felice quando disse quelle cose su di me dopo la tournée in America. Mi ricordo che stavo giocando in Primavera”.
Sul gol col Lecce: “Un'emozione fantastica. Vedevo la palla che non entrava, poi mi sono liberato. Quella è stata la settimana perfetta, ho giocato in Champions con il PSG, poi con l'Inter e ho segnato ancora: è stato bellissimo. Qualcosa che sogni fin da bambino. Erano mesi che non giocavo tanto, ci sono campioni alla Juve. Lì è stata una liberazione, sia per me che per la squadra, dovevamo confermarci dopo la vittoria con il Torino. Era un gol difficile ma anche da piccolo ne avevo fatti diversi così…”.
Sull’arrivo alla Juve: “Ero al Piacenza, poi mi chiamò la Cremonese. Per fortuna ci sono andato, mi sono trovato bene. Stavo andando a fare un provino all'Inter, era quasi fatta ma poi è arrivato Gigi Milani... Alla fine ho scelto la Juve fin da subito. Milani mi ha sempre fatto amare la Juve, lo sento spesso, mi dà consigli e lo ammiro molto".
Sulla Next Gen: “Fare il settore giovanile alla Juve ti aiuta tanto, gli allenatori sono preparatissimi e ti allenano sotto tutti i punti di vista. Con l'Under 23 c'è stato un picco di giocatori venuti fuori, in Serie C cresci molto. Anche la B mi ha aiutato tanto".
Sull’anno alla Cremonese: "Mi sono trovato con Pecchia e un bel gruppo di giovani, un gruppo fantastico con cui abbiamo vinto il campionato".
Sulla Nazionale: “Quando ho esordito è stato indescrivibile, è il sogno di tutti i bambini. Mi ricordo che toccai la prima palla di petto, bellissimo. Il sogno è quello di andare al Mondiale nel 2026 e vincere ma manca tanto, devo mettercela tutta".
Sul campionato: “Il livello è altissimo, ogni partita non è facile e si è visto nelle ultime come a Cremona dove abbiamo fatto fatica. La differenza rispetto alla B è la tecnica e la velocità".
Su Di Maria: “Un fenomeno, di un'altra categoria. Quando lo guardi è solo un piacere, io non vedo l'ora di dargli la palla. Fuori dal campo è una persona fantastica, ride e scherza... Sono contentissimo che abbia vinto il Mondiale".
Sul suo idolo: “Da piccolo Del Piero, avevo il suo poster. Poi Dybala. Avevo tantissime maglie della Juve, me le facevo firmare da Gigi Milani".
Sui compagni: “Vado d'accordo con tutti, parlo di più con gli italiani per una questione di lingua ma vado molto d'accordo anche con Di Maria e Paredes. Parliamo in italiano, poi a volte si traduce con Soulè... I campioni? Durante gli allenamenti se qualcuno non ha un comportamento adatto lo fanno notare”.
Sui tifosi: "Dico loro che dobbiamo essere compatti, uniti, tra società, giocatori e tifosi. Usciremo da questo momento alla grande come abbiamo sempre fatto".