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    Juve: ecco i segreti del Malmoe

    Juve: ecco i segreti del Malmoe

    Vincere a Malmoe e pareggiare a Torino contro l'Atletico significherebbe, per la Juve, avere la certezza aritmetica di superare il turno se gli spagnoli, come è probabile, riuscissero a battere l'Olympiacos a Madrid. In pratica con una vittoria nel prossimo turno bianconeri e colchoneros nell'ultimo match a Torino potrebbe passare a braccetto con un comodo pareggio. Ovviamente non va sottovalutato l'impegno in terra svedese, che potrebbe rivelarsi insidioso come racconta a footballscouting.it Davor Alessandro Milito, esperto di mercato scandinavo e collaboratore della società People in Sport (Danimarca): ”Dopo essersi aggiudicato per il secondo anno consecutivo il titolo di svenska mästare e dopo aver perfezionato gli acquisti di Erik Andersson (1997) e di Carl Oscar Lewicki (1992, di ritorno alla casa base dopo gli anni trascorsi tra il Bayern Monaco e BK Häcken), il Malmö FF si prepara alla partita contro la Juventus di mercoledì che si giocherà allo Swedbank Stadion”

    DUTTILITA' - “Gli uomini di Hareide danno vita ad una squadra molto solida e dal buon equilibrio in campo, capace di gestire discretamente sia la fase difensiva che quella offensiva. Un punto di forza é sicuramente quello di stare corti sul campo, con i centrocampisti centrali che svolgono efficacemente la fase di interdizione, e con le linee sempre molto vicine con lo scopo di impedire già nella trequarti avversaria l'impostazione del gioco sfruttando il grande sacrificio degli attaccanti in fase di non-possesso. Gli svedesi sono abili nelle ripartenze e nello sfruttare soprattutto le fasce. A livello tattico é una squadra molto duttile, la quale si destreggia ottimamente con il 4-4-2 (il modulo base) ed il 4-3-3, mentre é sembrata in difficoltà quando é stata schierata con un 5-3-2 con i terzini padroni delle loro fasce di competenza”

    PUNTI FERMI - “Nella formazione tipo che ha portato la squadra alla vittoria del campionato, la porta é affidata dall'affidabilissimo Olsen, portiere 25enne danese dal grande fisico, agilità e personalità, efficace in uscita alta e capace di guidare la difesa sia in fase di possesso che di non-possesso palla. A destra in difesa si colloca una delle più grandi sorprese del campionato svedese 2014: Tinnerholm, che dopo il suo acquisto dal Åtvidabergs FF a luglio é diventato titolare fisso. Sa svolgere ottimamente sia il lavoro difensivo che quello offensivo, sfruttando i suoi ottimi tempi di gioco nelle sovrapposizioni e mostrando buone doti nell'effettuare i cross. Al centro vi é la coppia ben assortita Erik Johansson – Helander, con il primo abile in copertura ed in impostazione di gioco (può essere schierato anche come regista basso), ed il secondo dagli ottimi tempi di intervento, dal buon colpo di testa e dall'efficacia assicurata nella marcatura (sebbene possa migliorare ampiamente sia in impostazione, dato il suo buon sinistro, che in personalità: é un classe 1993). Sulla sinistra vi é l'esperienza del 30enne brasiliano Ricardinho, capace di svolgere con diligenza le 4 fasi di gioco ed abile nel cross. Non è raro nel suo stile di gioco l'accentrarsi portando palla nella trequarti avversaria per poi cercare lo scarico ad un suo compagno. Con Molins out da molti mesi, sulla fascia destra di centrocampo si sono messi in mostra in quest'anno Kroon (1993, veloce sul lungo, dai buoni tempi di gioco nell'inserimento e predisposto al dialogo con i compagni) e Cibicki (classe '94, attaccante schierato sulla destra dalla buona corsa e dai buoni movimenti quando si trova sia fuori che dentro l'area di rigore), mentre come interni Halsti e Kofi Adu svolgono il ruolo di frangi-flutti, dediti principalmente al lavoro difensivo, al pressing sugli attaccanti e centrocampisti avversari ed alla rottura del gioco. A sinistra troviamo Emil Forsberg, una delle stelle della squadra: ha caratteristiche prettamente offensive, grande abilità nell'uno-contro-uno e un eccellente istinto del goal. Taglia il campo verso il centro, dato che gioca a piede invertito (14 goal e 5 assist per lui in campionato). Degni di nota sono la sua velocità soprattutto sul lungo, la visione di gioco e la scelta di tempo sia nel tiro che nel servire i compagni”-

    NON SOLO ROSENBERG - “In attacco é inutile aggiungere altro rispetto a quanto si sa già su Rosenberg, punto di riferimento nella trequarti avversaria, il quale ha trovato un partner perfetto in Eriksson, seconda punta di movimento mancina dalla grande esplosività muscolare e con una grande attitudine a lavorare per la squadra. Molto funzionale soprattutto nel fornire assist decisivi, può anche giocare come attaccante esterno in un 4-3-3 o come centrocampista laterale, dalle caratteristiche offensive, in una mediana a 4. Non mi sento comunque di escludere che contro la Juventus la squadra si schieri con un rigido 5-3-2 come nella partita di andata, dove Halsti fu abbassato nel ruolo di difensore centrale, Forsberg ed Eriksson schierati come mezzali ai lati di Kofi Adu e con Kiese-Thelin (1992 di grande talento, fisicità ed efficace sia in fase di scarico che di conclusione, fresco della prima convocazione in Nazionale A insieme ad Helander) a coadiuvare Rosenberg in attacco”.

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