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Juve, è arrivata l'ora di Morata: il cuore non basta più, servono gol e assist per la Champions. E il riscatto
LEADER - È comunque da Morata che questa sera la Juve si aspetta qualcosa di più, per quanto Max Allegri lo abbia sempre difeso e coccolato: il tecnico ha detto che adesso e solo adesso ha la possibilità di giocare in una posizione a lui congeniale, anche se nelle ultime settimane continua a piangere il piatto in termini di gol e assist, solo un passaggio decisivo contro l'Udinese a Zakaria e zero reti segnate. Poi tanto lavoro sporco e sacrificio, però qualcosa in più è lecito aspettarselo. Contro Il Villarreal mancheranno Bonucci e Chiellini, mancherà soprattutto Dybala. E Morata di questa Juve deve rappresentare un leader. Proprio nella sua Spagna, dove è stato spesso contestato, prima e dopo gli ultimi Europei ed è qui che si attende la sua zampata che manca ormai da troppo tempo.
IL FUTURO - Nel frattempo la Juve sta comunque pensando a una via d'uscita per provare a trattenerlo. Di sicuro non al costo di 35 milioni previsto dal diritto di riscatto concordato con l'Atlético Madrid due estati fa. Il prezzo dovrà essere ampiamente ridotto per fare in modo che ci possa essere un futuro in bianconero. La proposta in rampa di lancio parla di un'offerta da 15 milioni più bonus, quindi si tratta di uno sconto del 50% circa. Discorsi ancora prematuri. Prima Morata dovrà lanciare quelle risposte che tutta la Juve si aspetta da ogni componente della squadra e da alcuni nuovi leader in particolare. Lui appartiene alla seconda categoria. Soprattutto in Champions: è sempre stata la sua competizione, una volta di più lo dovrà dimostrare.