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Juve e Allegri, futuro da scrivere. Due scenari: Conte spinge, ma decide Max
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LE PAROLE A MEZZO STAMPA - Tante parole, a partire dalle sue, quelle di Allegri nella conferenza pre-Monza in cui ha ribadito il suo contratto in scadenza 2025: "Ho un contratto con la Juventus fino al 2025, stiamo lavorando assieme per il futuro del club. Vado molto d'accordo con i nuovi dirigenti, c'è una buona armonia per far sì che la Juventus abbia un futuro importante. Nella Juventus passano gli uomini ma il dna resta, bisogna stare zitti e lavorare avendo il profilo basso". Parole a cui hanno fatto seguito quelle del patron John Elkann: "Allegri è un tecnico che ha vinto tanti trofei, e ci auguriamo di vincerne ancora con lui".
DUE SCENARI - Allegri ostenta il contratto e la proprietà lo elogia, ma alla fine, di rinnovo, ancora non si parla e tutto verrà rimandato alla fine della stagione dove la Juve ha la necessità assoluta di tornare in Champions League e dove la vittoria di un trofeo è considerata un di più. E allora che futuro ci si può aspettare per una panchina in cui sullo sfondo si sta muovendo senza nascondersi più di tanto il grande ex Antonio Conte? Gli scenari sono due e sono entrambi legati a quell'anno di contratto che rimarrà ad Allegri a fine stagione e che costerà alla Juventus 20-22 milioni lordi fra ingaggio dell'allenatore e dello staff. Se sarà addio, con Conte come sostituto, servirà trovare una transazione economica per liberarlo dal contratto. Se sarà conferma, si dovrà pensare a se rinnovare o se lasciare Allegri in scadenza fino a fine stagione e poi dire addio a zero a giugno 2025. Discorsi che ad oggi sono tutti rimandati. Prima il campo, testa bassa e lavorare di partita in partita. Il mantra è lo stesso, sia che parli Allegri, sia che parli Giuntoli o Elkann. La Juve almeno su questo è allineata.