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    Juve e Allegri: ora serve il grande salto

    Juve e Allegri: ora serve il grande salto

    Da oggi è già Juve-Monaco. Per fortuna. La partita di Parma, a freddo, va analizzata come una lezione preziosa: sicuramente Max Allegri sulla lavagna avrà diversi argomenti da approfondire, perché è lui più di tutti ad essere arrabbiato. Ora però non c'è tempo per tutto questo, la ripetizione deve essere rimandata al prossimo Parma. Il tempo, quel che rimane, va sfruttato tutto senza perdere nemmeno un secondo in vista della partita di martedì sera, quando allo Stadium sarà la Juve tutta a giocarsi una bella fetta di quel percorso di crescita che mai come in questa stagione ha visto i bianconeri nelle condizioni di tornare ai vertici del calcio europeo o appena un gradino più in giù. Lo schiaffo di Parma, in una stagione entusiasmante come questa, va vissuto come uno schiaffetto e non come uno schiaffone: quanto basta per risvegliare chi stesse sognando troppo ad occhi aperti, perché la consapevolezza è stata e sempre sarà il valore aggiunto di questa squadra fino a quando non si trasformerà in presunzione o appagamento.

     

    L'ALLEGRI MIGLIORE PER LA JUVE MIGLIORE - Da oggi è già Juve-Monaco. Per fortuna. Perché mai come in questo caso, la partita più importante sarà la prossima. Un appuntamento delicato da preparare sotto ogni punto di vista, che avrà bisogno del miglior Allegri stratega e del miglior Allegri gestore del gruppo. Perché non sarà facile ragionare sui 180 minuti contro un avversario come il Monaco che non va preso sotto gamba ma che oggettivamente è una spanna inferiore alla Juve, quella vera, in termini di spessore tecnico e di esperienza internazionale. Anche rispetto ad una Juve senza Pogba, anche rispetto ad una Juve che solo in extremis saprà se poter contare su Tevez, Pirlo e Barzagli: quattro campioni autentici, non quattro qualunque. La sensazione è che in un modo o nell'altro Tevez vada verso il sì, Pirlo verso il nì. Mentre i problemi fisici di Barzagli potrebbero alla fine convincere Allegri ad evitare troppi dubbi di formazione, optando per quella difesa a quattro più affine alla propria idea di calcio.

     

    LA GRANDE OCCASIONE - Da oggi è già Juve-Monaco. Per fortuna. Non conta Parma-Juve, ma Allegri deve essere bravo a far capire che non conta nemmeno tutto ciò che è stato ottenuto con meriti assoluti e straordinari fino a qui. Da oggi è solo Juve-Monaco. Un'occasione forse irripetibile per diventare grandi davvero, per compiere quel definitivo salto di qualità che è sempre mancato negli ultimi anni alla Juve ma anche ad Allegri. Insieme possono farcela, devono farcela.

    Nicola Balice


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