"Quando segno il mio primo pensiero e' sempre per mio papa': e' innanzitutto a lui che dedico tutti i miei gol". Paulo Dybala si racconta ai giovanissimi tifosi bianconeri. L'attaccante argentino e' stato protagonista del primo "Junior Reporter" della stagione, un incontro con giovani giornalisti in erba, fra i 5 e gli 11 anni, tutti Junior Member juventini. "I miei compagni sono tutti simpatici, siamo un grande gruppo e ci divertiamo molto - racconta la Joya - Le mie punizioni? E' questione di allenamento, ci lavoro tantissimo e per fortuna questa e' una delle mie qualita'. Ma tornassi indietro, vorrei migliorare con il destro e lavorare un po' di piu' sulla forza fisica. Piangere per una sconfitta? Mi e' successo a 17 anni, dopo un torneo. Poi per fortuna, le altre finali le ho vinte". Sentire acclamare il suo nome allo Stadium la prima volta "e' stata un'emozione grandissima", confessa ancora Dybala, che si ritiene "fortunato perche' faccio quello che mi piace, quando entro in campo sono tranquillo e so che posso dare il meglio. Essere un esempio per i bambini? E' bellissimo! Io cerco sempre di dare il meglio di me, in campo e fuori". E ai giovani aspiranti calciatori da' una 'dritta': "Da piccoli, io e i miei fratelli avevamo disegnato una porta sul muro di casa: li' ho segnato il mio primo gol. Io ho iniziato a 4 anni: consiglio a voi bambini di giocare semplicemente per divertirvi e fare cio' che vi piace".
