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Dybala: 'Io come Tevez, siamo due tigri'
AMBIZIONI - Dybala ha parlato delle proprie ambizioni: “Quando vado in campo mi trasformo. Mi piace scherzare fuori e stare con gli amici. Dicono che ho la faccia da bambino, ma dentro di me penso a giocare come fossi uno di 30 anni. Quando mi guardo allo specchio vedo un ragazzo che pur essendo giovane vuole crescere e diventare importante. E’ come un gatto che si presenta come una tigre. Ho fiducia in me, sono determinato a crescere”.
I COMPAGNI - “Buffon è un leader. Mi ha colpito da subito, trasmette voglia di vincere. A 38 continua a migliorare nel lavoro quotidiano. Dà forza interiore e con lui è più facile vincere. Quando mi ha chiamato per la prima volta il ct Tata Martino mi tremavano le mani… Lo sognavo da quando sono nato… Alla Juve impari che ogni giorno ti devi impegnare in battaglia. C’è gente che ha vinto tutto e che potrebbe rilassarsi e invece lotta a ioni allenamento per continuare a vincere ancora. Per uno di 22 anni è un esempio cui ispirarsi. Sapevo che non sarebbe stato facile, ma ho giocato e ha segnato più di quanto pensassi. E' stato facile con Mandzukic, Morata, Zaza. Alla Tevez. E’ il mio modo di giocare, con gli… artigli. E sono libero di correre ovunque”.
MAESTRO GATTUSO - Sull'arrivo in Serie A: "Quando sono arrivato in Italia ho lavorato sul fisico, in palestra. Non ero abituato ai contasti duri, alle botte. Gattuso mi ha aiutato tanto, ha detto che sono andato avanti di tre pagine nel manuale del calcio… Mi ha insegnato come posizionarmi per schivare il diretto avversario ed in allenamento ricordo che ogni volta mi randellava per farmi capire dove dovevo mettermi”.