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Juve, dopo la Supercoppa il summit per il dopo-Chiesa: Icardi, Aubameyang e tutti gli altri
LA PUNTA – Si cercano rinforzi che possano soddisfare Allegri e allo stesso tempo rientrare negli stringenti parametri societari. Ma serve un altro Chiesa o no? Tradotto: serve un altro attaccante esterno o si continua a lavorare sul centravanti? Le prime indicazioni in arrivo dalla Continassa fanno propendere per la seconda ipotesi, con il rientro di Danilo può tornare Juan Cuadrado sulla linea degli esterni d'attacco, proprio dove lo preferisce Allegri. E poi ridando fiducia a Kulusevski, con Moise Kean e lo stesso Morata che forse danno il meglio un po' defilati, non è tattico ma di puro valore forse il vuoto lasciato da Chiesa, senza dimenticare un altro ripescato come Federico Bernardeschi o quegli esterni spuri che tanto piacciono al tecnico (da Weston McKennie in poi). Il centravanti, quello puro, invece mancava prima e manca tuttora. Proseguono quindi i contatti e i ragionamenti su Mauro Icardi, che contro il Lione ha collezionato un altro flop e non verrà trattenuto in alcun modo dal Psg: servirà però un'intesa tra club, la differenza tra diritto e obbligo di riscatto è sostanziale. Prendere tempo in casa Juve può servire anche per definire meglio la battaglia tra pro e contro sul fronte Pierre-Emerick Aubameyang, ora positivo al Covid ma impegnato in Coppa d'Africa con un Gabon che ha comunque vinto al debutto. Solo la stessa cessione di Kulusevski potrebbe riconsentire un improbabile anticipo dell'assalto su Dusan Vlahovic (il piano A) o quello meno complicato ma pur sempre difficile su Gianluca Scamacca (il piano B). Non sono tornati ancora d'attualità invece quei giocatori proposti e valutati ma considerati non dei centravanti, da Depay a Martial. Però alla Continassa si riflette, si attende la Supercoppa e si riflette. Poi si passerà alle decisioni.