Juve, dopo la Samp il vertice di mercato con Allegri: è l'ora delle decisioni tra Milik, Depay e Paredes
Nicola Balice
Archiviata la partita con la Sampdoria, l'attenzione della Juve torna sul mercato. Il day after infatti aveva già in programma un nuovo punto della situazione tra la dirigenza bianconera e Max Allegri, perché ora è tempo di decidere che direzione prendere. Valutando tutto, pure gli infortuni. Perché se tra qualche giorno si saprà con precisione quanto starà fuori Angel Di Maria, lo stesso tecnico bianconero ha fatto capire come saranno piuttosto lunghi i tempi di recupero per Federico Chiesa e pure Paul Pogba: “Speriamo, se non prima di novembre magari per gennaio, di recuperare Chiesa e Pogba”, ha dichiarato Allegri a caldo. Con la Juve che nel frattempo, sfumata la cessione di Adrien Rabiot e aspettando di sbloccare altre cessioni, ha apparecchiato più situazioni. Ora in uscita oltre ad Arthur ci sono da registrare i tentativi di spingere fuori Denis Zakaria, per quanto l'entourage del giocatore abbia fatto capire al club di non volersi muovere, l'esclusione con la Samp potrebbe non essere l'unica se davvero lo svizzero è scivolato in coda alle gerarchie di Allegri. Che vuole Leandro Paredes, ora conteso anche dalla Roma: l'argentino ha detto di sì da tempo ma i giorni passano e la Juve ancora non ha chiuso con il Psg, anche perché lo spazio per Leandro ancora non c'è. Pure di questo si discuterà nel summit di mercato, con Paredes che è legato non solo alle cessioni ma anche agli acquisti. MILIK O DEPAY – Andare all in su Depay o prendere Milik e sperare di arrivare a Paredes? Non è esattamente così, ma gli assomiglia parecchio la situazione da sbrogliare in casa Juve, per quanto non siano assolutamente escluse terze vie. Per arrivare a Milik la tavola è apparecchiata: intesa sull'ingaggio (3,5 netti anche senza Decreto Crescita), consolidata la situazione anche col Marsiglia sulla base di un prestito oneroso con obbligo di riscatto condizionato (2 milioni più 8). Un'operazione che consentirebbe anche di provarci fino all'ultimo per Paredes, spazio a centrocampo permettendo. Affondando su Depay, invece, margini per un doppio colpo almeno a oggi potrebbero non essercene: anche a parametro zero o quasi (il Barcellona avrebbe ottenuto l'ok dalla Juve alla rinuncia dei bonus mancanti dall'operazione Pjanic) resterebbe un ingaggio monstre (7,5-8 milioni netti bonus inclusi, mitigati dagli effetti del Decreto Crescita) e il braccio di ferro sulla durata del contratto (due o tre anni), oltre alle commissioni. Che fare? La Juve deve decidere, Allegri deve decidere.