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  • Juve, Del Piero salvatore della patria? C'è solo un ruolo che può ricoprire

    Juve, Del Piero salvatore della patria? C'è solo un ruolo che può ricoprire

    • Emanuele Tramacere
    Alessandro Del Piero come la panacea di tutti i mali. È l'idea che circola sempre più all'interno degli ambienti juventini in seguito al terremoto scatenato dalle dimissioni dell'intero Consiglio di Amministrazione facente capo ad Andrea Agnelli. Una bandiera, uno juventino doc che non ha mai dimenticato questi colori, un simbolo per la ripartenza. Sono queste le frasi che più riecheggiano anche a mezzo social legate al possibile ritorno di Pinturicchio nella "sua" Torino.

    NO A RUOLI DI FACCIATA - Del Piero negli Stati Uniti aveva aperto nel giorno delle dimissioni ad un ritorno: "È incredibile che una società come la Juventus debba vivere questi alti e bassi. Sono iniziati con la Serie B, ma poi ci sono stati 9 scudetti di fila. Nessuno mi ha chiamato: non conosco il piano ma conosco bene il club. Se tornerei? Beh, a Torino ho ancora casa". Un messaggio chiaro, con quel "conosco bene il club" a fare da cassa di risonanza, per un ruolo che però, se mai dovesse concretizzarsi il suo ritorno a casa, non potrà essere soltanto di facciata (un ruolo già rifiutato in passato). Un messaggio ribadito anche dal comunicato stampa di oggi.

    SOLO UN RUOLO - Sì, ma che ruolo potrebbe quindi ricoprire Del Piero? Non ha le competenze di un amministratore delegato o un direttore generale, dovrebbe essere formato prima di intraprendere un ruolo da direttore sportivo o direttore tecnico. Eppure conosce alla perfezione il club, è sempre aggiornato sulle partite e sui calciatori con contatti in tutto il mondo e saprebbe muoversi accanto a personalità più formate per iniziare un percorso importante formativo anche per sé. In sostanza, l'unico ruolo realmente possibile per un suo ritorno, sarebbe quello di vice-presidente, sostituendo di fatto Pavel Nedved in un ruolo a metà fra l'operativo e la rappresentanza. Un ruolo che potrebbe coincidere da statuto sia con un'operatività in CdA sia con un'eslcusione dall'approvazione di bilanci e decisioni. È forse questa la battaglia più grande da portare avanti ora. Quanto potere e responsabilità potrà o vorrà gestire?

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