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    Juve: Danilo tappabuchi salva la difesa. Dal dubbio Bonucci a Gatti-Rugani, rivoluzione già a gennaio

    Juve: Danilo tappabuchi salva la difesa. Dal dubbio Bonucci a Gatti-Rugani, rivoluzione già a gennaio

    • Emanuele Tramacere
    La Juventus torna alla vittoria nel derby contro il Torino e lo fa con una prestazione solida soprattutto dal punto di vista difensivo dove prima la coppia Danilo-Bremer e poi quella Danilo-Bonucci dopo l'infortunio del brasiliano, grande ex di giornata, hanno letteralmente annullato gli avanti schierati da Juric, mai o quasi mai realmente in grado di produrre pericoli verso la porta difesa da Szczesny. Colpisce però, la necessità di Allegri di affidarsi a un terzino adattato come baluardo centrale della sua difesa nel momento più delicato della sua gestione. Un messaggio chiaro anche verso la proprietà in vista delle prossime due sessioni di mercato.



    DANILO TAPPABUCHI - Di fatto Allegri lo aveva già annunciato: nel futuro di Danilo ci saranno tante partite da centrale. Il brasiliano oggi è leader dello spogliatoio più di quanto non si veda davanti alle telecamere e il discorso fatto alla squadra nel prepartita lo certifica. Certo è che un ruolo da tappabuchi, un po' terzino, un po' mezzala, un po' centrale che imposta, un po' marcatore, sicuramente non aiuta l'ex-Manchester City a trovare continuità. Una scelta dovrà essere fatta e se sarà quella del centrale difensivo allora cambieranno di conseguenza anche le idee di mercato.

    DUBBIO BONUCCI - Leader dello spogliatoio, ma non riconosciuto dai tifosi che spesso e volentieri lo hanno criticato anche con cori e striscioni, è invece Leonardo Bonucci su cui permane un dubbio enorme fin da inizio stagione. Il fatto che nel derby, la gara del dentro o fuori, sia stato lasciato in panchina da Allegri è emblematico, ma del resto era da dentro o fuori anche quella col Maccabi Haifa persa in Champions e lui lì ha giocato dal 1'. Il problema più grande resta la continuità che, anche a detta di Allegri, non può o non riesce più a garantire: "Va gestito, non può giocare tre partite di fila". E come fa allora la Juventus ad avere in un giocatore che una partita su due la deve passare in panchina il proprio trascinatore?


    GATTI-RUGANI - Finora la parola d'ordine è stata "gestione" delle energie e delle forze a disposizione. Eppure nelle rotazioni sono entrati e sono stati bocciati senza mezzi termini anche Federico Gatti e Daniele Rugani. Il primo paga la pessima gara col Monza, ma non ha mai ottenuto la piena fiducia di Allegri. Il secondo, dopo il pari con la Samp alla seconda, è stato fra i peggiori in campo di Champions col Maccabi. E se Allegri si è ritorvato a ripuntare su Danilo nel momento del maggior bisogno il segnale in vista di gennaio e giugno è più che evidente: serve una mini rivoluzione. 



    IL MERCATO - N'Dicka subito e Badiashile a giugno, sono i due profili più caldi in ottica mercato che la Juventus sta seguendo e provando ad acquistare. Per il centrale dell'Eintracht la concorrenza è alta, ma ci sono ampi margini di trattativa dato il contratto in scadenza a fine anno. Un colpo alla Zakaria per entità economica, con la speranza che l'impatto possa essere diverso. Possibile la partenza di uno fra Gatti e Rugani per far spazio a livello salariale anche soltanto in prestito, più facile per il primo dato un ingaggio più basso rispetto al secondo. Se però il futuro di Danilo è quello di difensore centrale allora la Juventus dovrà anticipare il colpo lungo l'out di destra perché il solo Cuadrado (tra l'altro pronto a dire addio a fine anno) o un De Sciglio mai a posto fisicamente, non possono bastare. Pavard è l'idea per la prossima estate, mentre a gennaio la trattativa più percorribile potrebbe essere il ritorno in Italia dal Leicester dell'ex Atalanta, Thimoty Castagne. Idee e progetti di rivoluzione. Allegri ha per ora messo al sicuro la sua panchina, per assicurare anche la difesa serve un aiuto dal mercato.

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