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Juve, Danilo ricorda Atsu: il messaggio è commovente
"I momenti considerati 'normali' possono lasciarci grandi insegnamenti. Ricordo bene i nostri pranzi o le nostre cene di concentramento col Porto all'Hotel Sol Verde a Espinho, Portogallo, dove mangiavi sempre tutto il pollo e anche l'osso. Esatto. L'osso. Noi, nella nostra superficialità, ridevamo sempre e parlavamo: ‘Che fame è questa Atsu?!'. Finché un giorno così, anche senza averne bisogno, e prendendo sempre tutto con leggerezza e con quel grande sorriso, ci spiegò che aveva l'abitudine di mangiare anche l'osso, perché nell'infanzia aveva imparato a non sprecare nulla di quello che si doveva mangiare, perché non sapeva quando e quale sarebbe stato il prossimo pasto. Porca puttana, che colpo dritto allo stomaco. Tra noi, quegli ultimi giorni al Porto dove mi hai chiesto una maglietta ricordo che hai detto: ‘Quando sarò padre, racconterò ai miei figli che un giorno ho giocato con Danilo’. A proposito, eri ispirazione anche senza saperlo. Dirò ai miei figli che ho giocato e conosciuto un essere umano come te. Riposa in pace fratello".