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Juve: Dani Alves part-time non basta
Una delusione. Si può riassumere così, almeno fino a questo momento, l'avventura di Dani Alves alla Juventus. Il terzino brasiliano, arrivato la scorsa estate a parametro zero dal Barcellona, doveva essere l'uomo in grado di dare una marcia in più al gioco della squadra di Allegri e di garantire qualità ed esperienza, anche e soprattutto per le partite di Champions League. Invece non ha rispettato le aspettative.
SINTONIA DA TROVARE - Le difficoltà di adattamento a un campionato tatticamente molto diverso dalla Liga e a un gioco totalmente diverso rispetto a quello - unico - del Barcellona degli ultimi anni non bastano per spiegare il momento del brasiliano. Che in una macchina come quella messa a punto da Allegri spesso rappresenta un ingranaggio che non gira in armonia con gli altri. Troppo spesso il classe '83 si accentra, lasciando sguarnita la fascia destra per le avanzate degli avversari.
SERIE A PART-TIME - Una sintonia che può essere trovata solo giocando. E forse qui sorge il vero problema: Dani Alves gioca troppo poco. Sempre in campo da titolare in Champions League, in campionato è stato schierato dall'inizio solo sei volte nelle prime dodici giornate. Contro il Chievo, nell'ultima partita prima della sosta per le nazionali, è entrato a sei minuti dalla fine e sabato sera non prenderà parte alla sfida contro il Pescara: il brasiliano godrà infatti di qualche giorno di riposo extra dopo gli impegni con il Brasile. 180 minuti in due gare con la Seleçao, mentre in Serie A Alves non parte titolare da quasi un mese: l'ultima volta è successo il 26 ottobre, contro la Sampdoria. Di mezzo il big match contro il Napoli, visto interamente dalla panchina. Perché la sua avventura con la Juventus non sia solo una delusione, Dani Alves deve giocare di più.
@marcodemi90