Getty Images
Dani Alves attacca il Barcellona: 'Sono falsi'. E su Mourinho: 'Giocò sporco'
La sua stagione con la maglia della Juventus non è stata sin qui all'altezza delle aspettative, ma col ritorno della Champions League Dani Alves si ripropone come quell'elemento di esperienza in grado di ricoprire un ruolo importante per Massimiliano Allegri. Nel frattempo, l'ex giocatore del Barcellona ha deciso di togliersi qualche sassolino dalla scarpa nei confronti del suo precedente club, in occasione di un'intervista al quotidiano spagnolo ABC.
"Io sto bene quando sono amato, quando questo sentimento si esaurisce me ne vado. Nelle ultime tre stagioni, ho sentito dire più volte che avrei cambiato squadra, ma nessuno della dirigenza mi ha mai detto nulla in faccia. Sono stati falsi e poco rispettosi nei miei confronti, si sono fatti avanti per offrirmi il rinnovo di contratto soltanto quando è scattata la sanzione della Fifa che ha bloccato il mercato del Barcellona". Il laterale brasiliano ha poi concluso: "A quel punto io ho firmato con una clausola per potermi liberare; quelli che gestiscono oggi il Barcellona non hanno la minima idea di come porsi con i calciatori".
Infine, sui giornalisti, Cristiano Ronaldo e José Mourinho: "Non è vero che non mi piacciono i giornalisti. Non mi piace che inventino cose, manipolino e seminino discordia: mi riferisco alla stampa sportiva di Madrid e Barcellona: fanno giornalismo da bar, da social network. Gli interessa solo la parte "morbosa", generare odio. Tutti i miei problemi con Cristiano Ronaldo sono nati per colpa loro. Credeva avessi parlato male di lui, per una intervista riportata male, e non mi salutò al Pallone d'Oro 2015. Ma io lo rispetto. Altro discorso sul Real di Mourinho: non sapeva perdere e giocò sporco".
"Io sto bene quando sono amato, quando questo sentimento si esaurisce me ne vado. Nelle ultime tre stagioni, ho sentito dire più volte che avrei cambiato squadra, ma nessuno della dirigenza mi ha mai detto nulla in faccia. Sono stati falsi e poco rispettosi nei miei confronti, si sono fatti avanti per offrirmi il rinnovo di contratto soltanto quando è scattata la sanzione della Fifa che ha bloccato il mercato del Barcellona". Il laterale brasiliano ha poi concluso: "A quel punto io ho firmato con una clausola per potermi liberare; quelli che gestiscono oggi il Barcellona non hanno la minima idea di come porsi con i calciatori".
Infine, sui giornalisti, Cristiano Ronaldo e José Mourinho: "Non è vero che non mi piacciono i giornalisti. Non mi piace che inventino cose, manipolino e seminino discordia: mi riferisco alla stampa sportiva di Madrid e Barcellona: fanno giornalismo da bar, da social network. Gli interessa solo la parte "morbosa", generare odio. Tutti i miei problemi con Cristiano Ronaldo sono nati per colpa loro. Credeva avessi parlato male di lui, per una intervista riportata male, e non mi salutò al Pallone d'Oro 2015. Ma io lo rispetto. Altro discorso sul Real di Mourinho: non sapeva perdere e giocò sporco".