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    Juve, da Pogba e Di Maria ad Arthur e Zakaria: missione compiuta. E ora tocca ad Allegri

    Juve, da Pogba e Di Maria ad Arthur e Zakaria: missione compiuta. E ora tocca ad Allegri

    • Nicola Balice
    Solo il tempo e il campo potranno dire se questo mercato potrà essere positivo o meno. Ma guardando agli obiettivi della società e alle richieste di Max Allegri, non si può che sottolineare come la missione della Juve si debba definire compiuta. Sfruttando il mercato fino all'ultimo minuto possibile, ma è compiuta. Il tecnico bianconero ha approvato e condiviso tutti gli addii, anche i più discussi e dolorosi. Allegri poi è stato accontentato in quasi ogni aspetto: presi Paul Pogba e Angel Di Maria, presa una delle prime scelte come Gleison Bremer per tamponare la partenza di Matthijs de Ligt, preso pure il vice-Vlahovic anche se Arek Milik a sua volta non rappresentava forse il primo (o il secondo o il terzo) della lista. E ancora ecco il regista in extremis (Leandro Paredes), preceduto già da un po' dall'esterno d'attacco puro Filip Kostic. Poi non mancano le criticità, la Juve soprattutto dietro appare molto corta, il centrale mancino e il terzino sinistro non sono arrivati: nel complesso però Allegri è stato accontentato, ora tocca a lui.

    MISSIONE COMPIUTA – Anche dal punto di vista societario il mercato ha rispettato le aspettative. Accontentare Allegri ha richiesto dei cambi di programma, sono arrivati giocatori pronti e alcuni anche vecchi, sono stati sfruttati il mercato dei prestiti e pure quello dei parametri zero. Un cambio di rotta quindi c'è stato in tal senso. Ma la Juve ha anche deciso e ottenuto di puntare almeno nelle rotazioni sui giovani di casa, ora Fabio Miretti è una risorsa importante, agli ordini di Allegri sono rimasti pure i vari Nicolò Fagioli e Matias Soulé, pure la decisione di puntare su Federico Gatti come prima alternativa tra i centrali segue questa linea. Soprattutto, il monte ingaggi ha subito un netto ridimensionamento, che può assestarsi tra i 35 e i 40 milioni lordi in meno rispetto al 30 giugno scorso. I botti finali sono quindi quelli in uscita, vanno via solo in prestito ma fanno spazio e rifiatare la voce dei costi le partenze di Arthur e Denis Zakaria, ritenute necessarie nonostante le difficoltà di un mercato che sembrava proprio non volersi sbloccare attorno a loro. Un po' per forza, un po' per scelta.

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