Juve, da Isla a Tello: il futuro dei prestiti
Sono 59 i giocatori di proprietà della Juve in prestito, e potevano essere ben di più. La fine dell'era delle comproprietà ha cambiato sensibilmente il controllo e la gestione soprattutto sui giovani calciatori nella propria orbita, non troppo la sostanza attraverso la rinnovata formula del prestito con diritto di riscatto e controriscatto. Senza dimenticare tutti quei giocatori sulla carta non più di proprietà della Juve, ma con la dirigenza bianconera che a diritto può ritenere di controllare grazie ad opzioni di riacquisto già concordate al momento della cessione (un esempio su tutto quello di Domenico Berardi) o di primo acquisto (vedi i tre talentini del Boca Juniors: Bentancur, Cristaldo e Cubas).
IL PRESENTE – Di questi 59 giocatori, quanti hanno concrete possibilità di essere inseriti nella rosa della Juve della prossima stagione? Probabilmente nessuno. Forse, il solo Carlo Pinsoglio potrebbe rientrare nei piani bianconeri per affrontare la questione delle liste in campionato come in Champions con un terzo portiere affidabile e cresciuto nel vivaio, soluzione questa che però non sembra convincere molto lo stesso Pinsoglio.
IL FUTURO – Diversi invece i giocatori che continueranno ad essere tenuti sotto stretta osservazione, attravero nuovi prestiti magari in categoria superiore o all'estero. Senza scomodare uno come Coman, che con ogni probabilità il 30 giugno 2017 verrà riscattato per 22 milioni di euro dal Bayern Monaco, tanti i profili che in futuro potranno ambire ad un ruolo da protagonista nella Juve. A cominciare dall'ultimo arrivato: Rolando Mandragora, acquistato a gennaio e lasciato in prestito al Pescara, nella prossima stagione verrà testato anche in serie A (Sassuolo ed Empoli su di lui) dopo aver assaggiato un po' di Juve in ritiro. Sempre dalla serie B continuano ad arrivare segnali positivi dal primo campionato da prof del colombiano Andres Tello, anche lui destinato al grande salto in serie A forse ancora al Cagliari: la società rossoblù detiene un diritto di riscatto a 10 milioni, con controriscatto in favore della Juve, più che probabile il rinnovo dell'accordo per un'altra stagione. Sensibilmente diversa invece la situazione legata ad Alberto Cerri: il centravanti classe '96 è in prestito con diritto di riscatto al Cagliari che può esercitarlo versando 5 milioni nelle casse bianconere, senza alcun controriscatto previsto. Per Federico Mattiello ('95) al rientro dal secondo grave infortunio si profila un prestito in serie B per ritrovare continuità. Hordur Magnusson ('93), ora al Cesena, è nel mirino dell'Empoli e potrebbe rientrare nella trattativa Saponara insieme allo stesso Marcel Buchel già alla corte di Giampaolo. La serie A per la prima volta nel futuro anche di Schiavone, ci sperano anche Garcia Tena ('95) e Vitale ('97).
IL NODO ISLA – Non solo giovani di belle speranze però. Luca Marrone ('90) difficilmente resterà alla corte di Allegri pur potendo vantare lo status di frutto del vivaio ed un contratto in scadenza nel 2019, situazione simile a quella di Paolo De Ceglie (ora all'Olympique Marsiglia e in scadenza nel 2017). Ancora di proprietà anche meteore assolute come Jorge Martinez e James Troisi o gli spagnoli del Granada Hidalgo e Djalo. Particolarmente strategica è poi la questione legata a Mauricio Isla: l'Olympique Marsiglia dopo aver manifestato alla Juve di volerlo trattenere si è dovuta scontrare davanti al rifiuto da parte della società bianconera di cederlo sostanzialmente a zero, comunicando infine allo staff del giocatore di non avere le possibilità economiche di riscattarlo. Isla è in scadenza 2017, questa rimane l'ultima sessione di mercato utile alla Juve per tentare di effettuare una plusvalenza o ridurre al massimo l'effetto minusvalenza: le trattative Lemina e Batshuayi viaggiono su binari separati, l'intenzione della Juve di rinnovare il prestito del gabonese dopo i tanti problemi fisici avuti in questa stagione hanno di fatto azzerato la possibilità dell'OM di arrivare ad uno scambio, anche per assenza di altre pedine gradite (già tramontata la pista Manquillo). Per Isla si profila quindi il rientro alla base per poi individuare una nuova e definitiva sistemazione, con ogni probabilità all'estero.
@NicolaBalice