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Juve, da Dybala a Mandzukic: col 4-2-3-1 sono spariti i gol degli attaccanti
AAA, cercasi disperatamente gol di Mandzukic. E' un'esagerazione o una provocazione, se prefetite, ma mai come in questo momento la Juventus va alla ricerca di gol "alternativi" per sopperire alla recente astinenza di Gonzalo Higuain, fermo alla rete contro il Palermo dello scorso 17 febbraio. Il passaggio dal 3-5-2 al 4-2-3-1 ha regalato nuove soluzioni offensive alla formazione di Allegri, una maggiore imprevedibilità e l'occasione per sfruttare a pieno l'enorme talento del reparto d'attacco.
MARIO NON SEGNA PIU' - Un sistema di gioco che ha valorizzato al massimo le doti realizzative di Higuain, autore sin qui di 19 reti in campionato, ma da un mese a questa parte protagonista di un fisiologico momento di appannamento. Con l'appuntamento dell'anno contro il Barcellona nel mirino, Allegri spera che la sosta per gli impegni delle nazionali gli riconsegni attaccanti nuovamente brillanti sotto il profilo fisico ed efficaci sotto porta e tra questi c'è anche Mario Mandzukic. Il croato ha segnato soltanto un gol negli ultimi 3 mesi, aprendo le marcature nella vittoriosa trasferta di Crotone e, pur risultando uno dei migliori per continuità di rendimento e il vero equilibratore della Juventus attuale, la scarsa affinità con la porta avversaria sta iniziando a diventare un problema.
E DYBALA... - Considerando tutte le competizioni, il bottino di Mandzukic è di soli 7 gol in 36 partite, troppo pochi per chi, pur sacrificato nella posizione di esterno sinistro con compiti difensivi, nasce comunque attaccante. Cuadrado, l'esterno che gioca con maggiore frequenza sul lato opposto del campo, ha raggiunto quota 3 dopo la rete alla Sampdoria, e anche Dybala, complici alcuni infortuni e la presenza di un giocatore molto più ingombrante come Higuain, è indietro rispetto ai numeri della passata stagione con i 14 centri stagionali. Col 4-2-3-1, la Juve gioca indubbiamente meglio che in passato con un controllo del campo e del pallone maggiori, ma, Pipita a parte, stanno venendo a mancare le reti degli attaccanti, determinanti per la volata finale per la conquista del sesto scudetto consecutivo, arrivare in fondo in Coppa Italia e mettere nel mirino il grande obiettivo, la finale di Champions League.
MARIO NON SEGNA PIU' - Un sistema di gioco che ha valorizzato al massimo le doti realizzative di Higuain, autore sin qui di 19 reti in campionato, ma da un mese a questa parte protagonista di un fisiologico momento di appannamento. Con l'appuntamento dell'anno contro il Barcellona nel mirino, Allegri spera che la sosta per gli impegni delle nazionali gli riconsegni attaccanti nuovamente brillanti sotto il profilo fisico ed efficaci sotto porta e tra questi c'è anche Mario Mandzukic. Il croato ha segnato soltanto un gol negli ultimi 3 mesi, aprendo le marcature nella vittoriosa trasferta di Crotone e, pur risultando uno dei migliori per continuità di rendimento e il vero equilibratore della Juventus attuale, la scarsa affinità con la porta avversaria sta iniziando a diventare un problema.
E DYBALA... - Considerando tutte le competizioni, il bottino di Mandzukic è di soli 7 gol in 36 partite, troppo pochi per chi, pur sacrificato nella posizione di esterno sinistro con compiti difensivi, nasce comunque attaccante. Cuadrado, l'esterno che gioca con maggiore frequenza sul lato opposto del campo, ha raggiunto quota 3 dopo la rete alla Sampdoria, e anche Dybala, complici alcuni infortuni e la presenza di un giocatore molto più ingombrante come Higuain, è indietro rispetto ai numeri della passata stagione con i 14 centri stagionali. Col 4-2-3-1, la Juve gioca indubbiamente meglio che in passato con un controllo del campo e del pallone maggiori, ma, Pipita a parte, stanno venendo a mancare le reti degli attaccanti, determinanti per la volata finale per la conquista del sesto scudetto consecutivo, arrivare in fondo in Coppa Italia e mettere nel mirino il grande obiettivo, la finale di Champions League.