Juve, da Benatia a Caceres: difesa rivoluzionata in 48 ore, i retroscena
BENATIA SPINGE - Non soddisfatto del ruolo di terzo centrale a cui era stato relegato dopo il ritorno di Leonardo Bonucci, il marocchino voleva una nuova avventura. Fermo e deciso il no ai vari sondaggi arrivati prima dallo Schalke 04 e poi dal Marsiglia, una posizione dalla quale il responsabile del mercato bianconero non sembrava volersi smuovere. Mercoledì, invece, la prima svolta: Paratici è a Milano e a Palazzo Parigi, l'hotel che fa da base agli affari bianconeri nel capoluogo lombardo, arriva Moussa Sissoko, agente di Benatia. Un colloquio di un'ora, durante il quale le parti ribadiscono le proprie posizioni. Con una grande novità: l'offerta dell'Al Duhail, che promette alla Juve oltre 10 milioni di euro tra parte fissa e bonus e un contratto milionario anche al giocatore.
LA RIVOLUZIONE - Paratici non dà subito il suo via libera, ma inizia a pensare. Da quel momento la Juve comincia a valutare seriamente l'ipotesi di separarsi da Benatia a stagione in corso. Per completare l'operazione manca però un tassello: il giocatore che prenderebbe il posto dell'ex Bayern in rosa. Un identikit ben preciso (giocatore d'esperienza, già pronto per giocare in Serie A e, eventualmente, in Champions League e dai costi ridotti) e tanti nomi. Tra i tanti appuntamenti di Paratici a Milano ce n'è uno con Davide Lippi. Mentre parlano del futuro di Spinazzola, richiesto da Bologna e Parma, i discorsi finiscono su Martin Caceres, che risponde perfettamente al profilo tracciato dalla società e ha il vantaggio di conoscere già molto bene Allegri e lo spogliatoio bianconero. Bloccato il passaggio dell'uruguaiano al Vissel Kobe, accordo trovato velocemente con la Lazio. Addio a Benatia, torna - ancora- Caceres: è la rivoluzione lampo della Juve.