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Cuadrado macchina da assist, è nella top 3 europea: ecco perché per la Juve è sempre essenziale
PUNTO FERMO - Otto assist, dicevamo. Nessuno in Serie A ha fatto meglio: in campionato i passaggi vincenti sono tre, compresi i due cross al bacio per McKennie e Bonucci nel derby di sabato. McKennie, già. L'asse Colombia-Usa si è scaldato anche al Camp Nou, con la splendida girata dell'ex Schalke su ottimo cross del numero 16. Ben cinque gli assist in Champions, ciliegine sulla torta di una stagione che lo sta vedendo sempre più protagonista. E in cui è sempre stato una certezza, stabile cardine di una Juve continuamente in costruzione. Pirlo sta cercando e trovando conferme giorno dopo giorno, ma su Cuadrado non ha mai avuto dubbi: sempre in campo, titolare in 13 partite su 16, pronto ad adeguarsi alle richieste tattiche del tecnico. Destra, sinistra, con la difesa a 3 o a 4. Una novità? Macché. Citofonare a Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri per delucidazioni: nei cinque precedenti anni alla Juve, Cuadrado si è sempre ritagliato spazi considerevoli grazie alla capacità di adattamento e a una duttilità probabilmente unica, che lo vede agire con ottimi risultati da terzino, da esterno di centrocampo o d'attacco. Ne beneficiano i cross perfetti, ne beneficiano risultati e numeri, con il dato sugli assist: la Juve è ancora in costruzione, ma Pirlo ha già (almeno) un punto fermo.