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Juve, cosa cambia la tripletta di Milik tra gerarchie e mercato
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LA SITUAZIONE – Cambia tutto molto in fretta, soprattutto in questa stagione. Pure Milik si è trovato a un certo punto a valutare cosa fare, in estate è stato riscattato con un nuovo accordo dal Marsiglia ma in stagione si è ritrovato ad accontentarsi delle briciole: solo tre volte titolare in serie A, nel momento del bisogno era stato Kean piuttosto a ottenere fiducia dal primo minuto sul lungo periodo. E non sono mancati i club che hanno pensato a lui per gennaio, anche importanti, anche in Italia. Sondaggi, richieste di informazioni, riflessioni. Però Milik rimane, perché lo vuole lui, perché lo vuole la Juve. Troppo importante, forse un lusso vederlo puntualmente in panchina, con Max Allegri che crede ciecamente nella sua esperienza e nella sua capacità di far giocare meglio la squadra. Poi a fine stagione se ne riparlerà, un bilancio verrà fatto e le decisioni potrebbero anche cambiare: sapendo però che l'anno prossimo ci sarà di nuovo la Champions, una nuova Champions, con tanto più spazio. Anche se quell'abito da riserva, gli sta effettivamente un po' troppo stretto.