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    Juve, cosa cambia la tripletta di Milik tra gerarchie e mercato

    Juve, cosa cambia la tripletta di Milik tra gerarchie e mercato

    • Nicola Balice, inviato a Torino
    Non è questa tripletta a ribaltare le gerarchie. Però aiuta Arek Milik a gestire questo ruolo di vice-Vlahovic ormai consolidato anche da una stagione senza coppe europee, ecco perché sfruttare al meglio questa Coppa Italia rappresenta il suo obiettivo del momento. Non è questa tripletta a riscrivere il mercato. Però aiuta tutta la Juve a rafforzare quelle che sono le idee ormai consolidate e che portano alla conferma di un reparto composto dai titolari Federico Chiesa e Dusan Vlahovic, della nuova stella Kenan Yildiz e di Milik quarto uomo di fondamentale importanza: spingendo quindi via Moise Kean, il calendario è quello che è, lo spazio è quello che è, il mercato può essere la soluzione. Per Kean, che valuta la Fiorentina più di altre squadre. Non per Milik, che rimane lì dov'è, fondamentale com'è diventato per gli equilibri di una Juve che stupisce tutti e sogna lo scudetto.

    LA SITUAZIONE – Cambia tutto molto in fretta, soprattutto in questa stagione. Pure Milik si è trovato a un certo punto a valutare cosa fare, in estate è stato riscattato con un nuovo accordo dal Marsiglia ma in stagione si è ritrovato ad accontentarsi delle briciole: solo tre volte titolare in serie A, nel momento del bisogno era stato Kean piuttosto a ottenere fiducia dal primo minuto sul lungo periodo. E non sono mancati i club che hanno pensato a lui per gennaio, anche importanti, anche in Italia. Sondaggi, richieste di informazioni, riflessioni. Però Milik rimane, perché lo vuole lui, perché lo vuole la Juve. Troppo importante, forse un lusso vederlo puntualmente in panchina, con Max Allegri che crede ciecamente nella sua esperienza e nella sua capacità di far giocare meglio la squadra. Poi a fine stagione se ne riparlerà, un bilancio verrà fatto e le decisioni potrebbero anche cambiare: sapendo però che l'anno prossimo ci sarà di nuovo la Champions, una nuova Champions, con tanto più spazio. Anche se quell'abito da riserva, gli sta effettivamente un po' troppo stretto.

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