Juve, contro la Roma in Champions: perché sì e perché no
Pietro Scognamiglio
La coperta è corta, pro e contro spuntano dalle due estremità. Se il sorteggio di Nyon accoppiasse Roma e Juventus il calcio italiano avrebbe la certezza di portare una squadra in semifinale di Champions. Allo stesso tempo, svanirebbe il sogno di contare due nostre rappresentanti tra le prime quattro d'Europa. La Serie A non vanta presenze multiple dal 2003, quando arrivarono in tre a giocarsi il pass per la finale di Manchester: la Juve contro il Real Madrid e le milanesi nel derby di San Siro. Milan e Inter si sono poi ritrovate di fronte in Europa due anni più tardi, nei quarti di finale dell'edizione 2005 (passò ancora il Milan, destinato poi a Istanbul). Dopo il Siviglia, la Roma è in teoria la squadra meno attrezzata tra le otto ancora in corsa sulla strada di Kiev. Rappresenterebbe un accoppiamento desiderabile a quei livelli, ma allo stesso tempo insidioso perché la Juve si troverebbe di fronte un'avversaria caricata a mille dal fattore ambientale. L'ultima avversaria italiana dei bianconeri oltre confine è stata la Fiorentina, superata negli ottavi di finale di Europa League nel 2014. Quando la squadra di Conte mancò l'appuntamento con la finale da giocare in casa.