Diamo a Cesare quel che è di Cesare. Perché raccogliere un successo frutto delle proprie idee, dei propri esperimenti ha un sapore ancora più succoso, dove i meriti sono obbligatoriamente da assegnare. Per questo diamo a Pirlo quel che è di Pirlo, perché ha stravinto contro la Lazio schierando diversi giocatori fuori ruolo in un momento di profonda emergenza, trovando nei suoi uomini quella fiamma d’orgoglio che dopo anni di vittorie ancora non si è spenta e reclama ardore martedì, contro il Porto.