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    Juve, Allegri: 'Resto al 100%. Vlahovic distorsione, noi non ci lamentiamo mai...'

    Juve, Allegri: 'Resto al 100%. Vlahovic distorsione, noi non ci lamentiamo mai...'

    Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, parla in conferenza stampa alla vigilia del match con l'Inter a Milano, valevole per il ritorno delle semifinali di Coppa Italia. Inter-Juventus si giocherà domani, mercoledì 26 aprile, a San Siro e sarà trasmessa in diretta TV su Canale 5 alle 21. Arbitrerà Daniele Doveri, con Aleandro Di Paolo al Var. Il match d'andata, giocato a Torino, era terminato 1-1 fra mille polemiche. 

    SEMPRE INTER-JUVE - "Sempre Inter-Juve. Una bellissima partita, una semifinale di ritorno di coppa, entrambe le squadre si giocheranno la finale. Dovrà essere una bellissima serata di calcio, di sport. Speriamo di andare in finale, faremo il possibile".

    VLAHOVIC OUT - "Sulla formazione devo decidere. Gioca Perin. Ho scritto Vlahovic, ma ha avuto una distorsione alla caviglia, domani da valutare ma difficilmente sarà della partita".

    MIRETTI - "Stanno tutti abbastanza bene. Dopo un periodo di appannamento, Miretti, ma è normale e ha già fatto tante partite, sta tornando in una buona condizione. Così come Iling, che a Lecce si era fatto male. Mi sembra di nuovo centrato. Ma fa parte di un percorso di crescita di questi ragazzi più giovani". 

    POGBA - "Sta meglio, domani potrà fare un pezzetto di partita"

    INCERTEZZA - "Dobbiamo prepararci con serenità e voglia di rivalsa, per raggiungere un obiettivo importante come la finale di Coppa Italia. Se saremo bravi riusciremo, ma in questa parte le gare sono decisive. Veniamo da 4 sconfitte nelle ultime 5 partite. Abbiamo Bologna, punti di vantaggio. Da dopodomani metteremo la testa dal campionato, l'obiettivo è arrivare tra le prime quattro. Poi puntiamo alla Supercoppa dell'anno prossimo".

    'LA GENTE NON SI RENDE CONTO' - "Landucci e Spalletti? Bisogna continuare a pensare a lavorare sul campo. Comportarsi come abbiamo sempre fatto, per gli atteggiamenti nei confronti di quello al di fuori del campo, le lamentele non portano da nessuna parte. Nei miei 5 anni alla Juve, 3 e 2 anni ora, non ci siamo mai lamentati. Fa parte del mio modo di pensare e di conseguenza tutti quelli che lavorano alla Juve, a livello tecnico, bisogna che continuino così su questo comportamento. Perché non dobbiamo avere dispendio di energia, le lamentele non portano punti, bisogna accettare quello che succede. Bisogna essere arrabbiati perché domenica abbiamo lasciato punti sul campo. Il gol è responsabilità nostra e bisogna migliorare".

    FUTURO - "Ha già deciso di rimanere al 100%? Io ho un contratto di due anni, sono un privilegiato alla Juventus. Lavorare 7 anni alla Juve sia per poche persone, sono uno di quelle e mi sento un privilegiato. Poi nell'arco della vita ci sono difficoltà, momenti in cui le cose non vanno bene, bisogna affrontarle avendo chiare le progettazioni del futuro. Sono un aziendalista, mi sento anche la responsabilità di aggiungere valore ai giocatori. Pensiamo a finire bene il campionato, cercare di arrivare secondi e non è facile, arrivare in finale e non è facile. Bisogna avere obiettivi chiari per la prossima stagione, la Juve deve programmare il futuro con tutta la voglia di migliorare. Sapendo che la Juve dovrà tornare a vincere. Se ci riusciremo l'anno prossimo non lo so, ma metteremo tutto l'impegno possibile. Sono stati fatti passi in avanti, sono arrivati risultati dalla seconda squadra e qui siamo all'avanguardia. Credo sia una delle poche squadre ad avere due centri sportivi, la squadra femminile. Credo che siano stati 10 anni importanti. Poi è normale che occorra stare zitti, serve farlo sempre quando si vince e si perde, ma è una roba nostra, e continuare a lavorare con serietà. Come stiamo facendo. Questo è il succo del discorso".

    RACCOMANDAZIONE - "Stanno bene tutti. Raccomandazioni? Bisogna continuare a comportarsi bene, alzandoci dalla panchina, cercheremo di evitare anche questo perché il nostro deve essere un comportamento esemplare. Bisogna migliorare quel poco che c'è da migliorare. Domani è una partita bella, quanto accaduto all'andata deve restare lì. Sono state prese decisioni. 171 persone nello stadio prese, in uno stadio all'avanguardia, con una quantità infinita di telecamere. Due giorni dopo sono stati presi due che hanno avuto un comportamento non idoneo. Poi 171. Il lavoro è ottimo, credo sia anche un esempio da perseguire. Su questo sono contento. Domani deve essere una partita serena, bella, agonisticamente forte e spero che tutto vada liscio. Ma andrà liscio, è una partita di calcio".

    I GIOVANI DI 22 ANNI... - "Tutti gli anni lavoriamo per raggiungere trofei. Stiamo facendo un buon lavoro, sono stati inseriti tanti giovani. Vedendo quanto deciso, uno di 22 anni si potrà chiamare di nuovo giovane... Ma fa parte dell'Italia, se va bene a loro va bene a tutti, ma non lamentiamoci se chiamiamo giovani un ragazzo di 22 anni. Credo che ci siano tante cose da sistemare. Bisogna decidere, e non lo fanno mai. Quindi va bene così. Concentrazione? La responsabilità è nostra, come a Sassuolo. Sono piccole disattenzioni che fanno vincere o perdere una partita. Come dico io, se non la vinci in 93 minuti, non devi perderle. E invece siamo stati disattenti". 

    CHIESA O MILIK - "Domattina vedrò. Milik ha fatto una buona partita. Se ha recuperato, potrebbe giocare".

    KEAN OUT - "Kean è fuori sicuro, me lo sono dimenticato. Speriamo di riaverlo in 10 giorni. Domani mattina decido. Tridente? Tra Milik, Chiesa e Di Maria possono giocarne due. Ma la partita è lunga e ho bisogno di cambi". 

    VALORE DI MARIA - "Mi aspetto quanto fatto finora, è importante e ci appoggiamo. L'ha dimostrato anche nella mezz'ora in cui ha giocato. Gli basta mezz'ora per decidere". 

    FINALI DI COPPE - "Sarebbe il raggiungimento di obiettivi. Faremo il possibile per arrivarci, se non ci arriveremo saranno bravi gli altri. Pensiamo a sistemare queste robe qui, preso gol al 93' da Inter e Napoli. In campionato non siamo riusciti a scollinare i 60 punti, abbiamo Roma e Milan a tre punti in classifica. Arrivare tra le prime quattro e possibilità di arrivare secondi, così da giocare la Supercoppa. Non possiamo fare l'impossibile, con serietà e lavoro".

    in aggiornamento 

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