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Juve, con lo Spezia non c'è storia. Occhio alle sorprese: l'Udinese sta meglio del Milan
Chi proverà a mantenere la distanza dalla Juventus è il Milan di Pioli che, rinfrancato dalla vittoria in casa della Roma, ospiterà l’Udinese facendo i conti con qualche acciacco fisico di troppo. All’Olimpico i rossoneri hanno confermato un buon stato di forma atletica (IEF 93.8%) toccando i picchi stagionali per quanto riguarda 1vs1 offensivi (96.7%) e difensivi (97%) con ben quattro giocatori in linea con i top player europei per Efficienza Tecnica: Rebic, Kessie, Hernandez e Tomori. L’Udinese al Meazza ha vinto solo una delle ultime 13 sfide in Serie A nel 2016, ma solo l’Inter nelle ultime cinque giornate del massimo campionato ha raccolto più punti dei friulani (10) che proveranno a sottolineare le difficoltà casalinghe del Diavolo, reduce da tre sconfitte interne nelle ultime cinque uscite. Il Milan però dovrà recuperare le energie e se Ante Rebic ha la migliore media minuti/gol in Italia proprio contro l’Udinese, non è detto che il croato riesca ad essere a disposizione dopo l’infortunio all’anca di Roma. Per superare i giallorossi il gruppo di Pioli ha dovuto produrre un carico esterno elevatissimo: 115 km (108 per l’Udinese vs Fiorentina), di cui 30 (vs 23) ad alta intensità e 3.7 in sprint (vs 2.1) ovvero oltre la soglia dei 25 km/h. All’Udinese il compito di sgambettare il Milan puntando sull’Aggressività Difensiva (92.6%) e su Rodrigo de Paul che nel 2017 trovò il primo gol in Serie A proprio contro i rossoneri e che con la sua visione di gioco è ormai stabile su valori da top player europeo (IET 95%, K-Solution (96%).
I riflettori, infine, saranno puntati giovedì sera sul Tardini di Parma dove l’Inter capolista affronterà i crociati di D’Aversa in una sfida che stando ai numeri si preannuncia a senso unico. I nerazzurri sono superiori tecnicamente (+9.7%), fisicamente (+8.1%) e tatticamente (+11.6%) al Parma, producendo anche più passaggi di medio-alta difficoltà (27 a 18) e concludendo con successo più uno contro uno (10 a 3). La squadra di Conte non subisce gol fuori casa in Serie A da tre partite e cercheranno di eguagliare la striscia del 2012 quando evitarono di incassare reti in trasferte per quattro gare di fila, ma dopo il 2-2 dell’andata Parma e Inter potrebbero pareggiare entrambe le sfide stagionali per la prima volta dal 2004/05 nel massimo campionato. Se la classifica non lascerebbe spazio a dubbi, con il Parma non si può dare nulla per scontato visto che gli emiliani che si trovano in zona retrocessione, per il Crack Index, l’indice che valuta i margini di miglioramento, hanno un buon potenziale ancora inespresso. Dall’acciaccato Gervinho (+10% in IET) a Kucka (+8% nel Pressing), passando per Kurtic (+6% nel K-Movement) e Conti (+5% in Efficienza Fisica) la squadra di D’Aversa può fare molto meglio di quanto sta producendo. Certo il compito non è dei più semplici contro una squadra come l’Inter che è la più in forma del campionato e non solo per i risultati. La fase offensiva della squadra di Conte con il blocco Lautaro, Lukaku, Barella e Perisic nelle ultime partite ha superato costantemente il 96% di IET e il Parma, dovrà recuperare le fatiche della sfida molto dispendiosa contro lo Spezia in cui i gialloblù hanno prodotto il 10% in più di alta intensità e il 12% in più di sprint.