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Juve, con Allegri il cortocircuito è totale: Locatelli una riserva da quasi 40 milioni e che picconate al mercato
Le parole hanno un peso, sempre. Soprattutto a certi livelli e se a pronunciarle sono personalità di spicco nel mondo del calcio come Massimiliano Allegri. Il momento della Juventus è quello che è e a contribuire al clima di scarsa serenità nel clan bianconero non saranno certo alcune prese di posizione del tecnico livornese in merito al rendimento dei suoi calciatori. Allegri ha parlato di mancanza di qualità negli ultimi 30 metri, di poche soluzioni sugli esterni e ha delineato in questo modo le gerarchie del centrocampo, nella chiacchierata con Mario Sconcerti per Il Corriere della Sera: "La Juve era stata pensata in un altro modo: Con Rabiot-Paredes-Pogba a centrocampo più Locatelli a fare il primo che subentra".
RISERVA A SORPRESA - Sia ben chiaro, il valore di un giocatore non è certo stabilito dal prezzo pagato per acquistarlo, ma apprendere oggi che Manuel Locatelli - per il quale sono stati investiti poco meno di 40 milioni di euro - sia una riserva della Juventus desta stupore. Punto di forza del bellissimo Sassuolo di De Zerbi ed elemento di riferimento della Nazionale capace di vincere l'Europeo poco più di un anno fa, l'ex centrocampista del Milan si era guadagnato la seconda occasione in una grande squadra con pieno merito ma in 365 giorni le gerarchie sembrano essere clamorosamente cambiate. E per fare spazio a chi? Ad un giocatore come Rabiot che, al netto della difesa d'ufficio del suo allenatore, era stato messo sul mercato senza troppi complimenti dalla società e che solo le bizze di mamma Veronique hanno allontanato defintivamente dal trasferimento al Manchester United.
CRITICHE PRECISE - C'è qualcosa che non va in casa Juve e da non oggi: se gli alibi individuati da Allegri per motivare le difficoltà palesate in campo dalla squadra nelle ultime uscite possono trovare d'accordo anche le più alte sfere societarie - anche di chi probabilmente non condivide la scelta del presidente Agnelli di fare quadrato - esprimere giudizi così tranchant e indirettamente poco lusinghieri sulle strategie di mercato potrebbe avere un effetto ben diverso. Senza troppi giri di parole, Allegri ha messo in discussione la scelta di Locatelli e evidenziato la mancanza di alternative di qualità sulla trequarti e a livello di esterni di difesa. Zaniolo e un sostituto del sempre più traballante Alex Sandro diremmo noi, provando a tradurre il suo pensiero sulla base delle piste battute da Cherubini nel corso dell'estate. Le parole hanno un peso, sempre. Queste anche di più.
RISERVA A SORPRESA - Sia ben chiaro, il valore di un giocatore non è certo stabilito dal prezzo pagato per acquistarlo, ma apprendere oggi che Manuel Locatelli - per il quale sono stati investiti poco meno di 40 milioni di euro - sia una riserva della Juventus desta stupore. Punto di forza del bellissimo Sassuolo di De Zerbi ed elemento di riferimento della Nazionale capace di vincere l'Europeo poco più di un anno fa, l'ex centrocampista del Milan si era guadagnato la seconda occasione in una grande squadra con pieno merito ma in 365 giorni le gerarchie sembrano essere clamorosamente cambiate. E per fare spazio a chi? Ad un giocatore come Rabiot che, al netto della difesa d'ufficio del suo allenatore, era stato messo sul mercato senza troppi complimenti dalla società e che solo le bizze di mamma Veronique hanno allontanato defintivamente dal trasferimento al Manchester United.
CRITICHE PRECISE - C'è qualcosa che non va in casa Juve e da non oggi: se gli alibi individuati da Allegri per motivare le difficoltà palesate in campo dalla squadra nelle ultime uscite possono trovare d'accordo anche le più alte sfere societarie - anche di chi probabilmente non condivide la scelta del presidente Agnelli di fare quadrato - esprimere giudizi così tranchant e indirettamente poco lusinghieri sulle strategie di mercato potrebbe avere un effetto ben diverso. Senza troppi giri di parole, Allegri ha messo in discussione la scelta di Locatelli e evidenziato la mancanza di alternative di qualità sulla trequarti e a livello di esterni di difesa. Zaniolo e un sostituto del sempre più traballante Alex Sandro diremmo noi, provando a tradurre il suo pensiero sulla base delle piste battute da Cherubini nel corso dell'estate. Le parole hanno un peso, sempre. Queste anche di più.