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Juve, ci pensa Mandzukic: ecco perché ora Allegri non può rinunciare a lui
CI PENSA MARIO – Finché super Mario è questo, sarà sempre e comunque titolare. Centravanti e non più esterno sinistro, il patto d'acciaio di fine stagione con Allegri ripartiva (anche) da lì. L'altezza dell'asticella per guadagnare una maglia da titolare è proprio fissata dal suo rendimento. Per buona pace di Dybala. Non soltanto per questioni d'attacco, Allegri lo ha spiegato chiaramente a Sky Sport: se si gioca con due terzini di spinta servono tre centrocampisti, se servono tre centrocampisti c'è spazio per uno soltanto tra Dybala e Mandzukic al fianco di Ronaldo. Ed oggi finché Mandzukic è questo non si può togliere, finché Ronaldo è ancora questo c'è troppo bisogno del croato anche per sostenerlo. Se poi il Mario segna e fa segnare, ha ancora più ragione del solito. Uno stato di grazia che si somma ad una stima infinita come quella che Allegri ripone in lui: Mandzukic se l'è conquistata e riconquistata, passando dalla panchina maldigerita nella stregata notte di Monaco di Baviera e dalle prime esclusioni dopo l'avvento di Higuain, arrivando ad un anno e mezzo da esterno sinistro per il bene della squadra. Poteva andare via, ha deciso di rimanere. Per la Juve e Allegri, una delle notizie più belle e decisive della scorsa estate.