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    Juve-Chiesa, tutta la verità

    Juve-Chiesa, tutta la verità

    • Nicola Balice
    Senza Alex Sandro, rimasto a Torino per recuperare dal problema muscolare rimediato con il Valencia, toccherà a Mattia De Sciglio prendersi cura di Federico Chiesa in Fiorentina-Juventus. Ma a marcare, stretto, il gioiello viola è soprattutto Fabio Paratici, spostando la partita ovviamente sul mercato. Perché nella corsa per Chiesa c'è anche la Juve e fa sul serio. Sempre senza cambiare strategia: muovendosi con i propri tempi e alle proprie condizioni, evitando ogni forma di asta. Una corsa agguerrita, con tante squadre iscritte, dall'Inter al Manchester City passando per il Napoli, solo per citare le altre società che già han provato a muoversi negli scorsi mesi. Ma si tratta di una maratona, non di una corsa di velocità: la Fiorentina non ha fretta di vendere, né Chiesa stesso sembra aver particolare fretta di spiccare il grande salto.

    IL PIANO – In tutto questo la Juve ha buon gioco. Perché di sicuro il club bianconero è quello che in Italia, forse in Europa, ha meno fretta di intervenire per rinforzare il proprio reparto d'attacco. Essere prudenti non significa però restare immobili, anche considerando una valutazione destinata a crescere mese dopo mese. Di Chiesa in ogni caso Juve e Fiorentina parlano ormai da tempo. I primi sondaggi sono datati estate 2017, sulla scia dell'operazione Bernardeschi. E quando la scorsa estate è stato Marko Pjaca a finire nel mirino dei viola, nell'accontentare le esigenze della Fiorentina ecco che la Juve ha ribadito l'interesse per Nikola Milenkovic e, appunto, Chiesa. Che continua a volare sulla fascia, imponendosi sempre più come l'uomo nuovo del calcio italiano. Costa tanto, quanto dipenderà dai prossimi mesi. La Juve ci proverà, sa che ci vorrà un'offerta quasi raddoppiata rispetto a quanto speso per Bernardeschi. Ma quando un giocatore viene identificato come giusto, il club bianconero ha dimostrato di sapere come centrare l'obiettivo. E Chiesa sembra sempre più giusto.

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