Juve: Chiesa e Kulusevski scommesse costose ma vincenti. Ora serve coraggio per andare all in sulla loro esplosione
GOL, GIOCATE E ASSIST, FINALMENTE - Se per l'ex attaccante della Fiorentina il momento di forma è arrivato già da qualche settimana al punto che è lui che è riuscito a tenere vive le speranze Champions contro i lusitani fino ai supplementari del ritorno, ora anche il gioiellino cresciuto nelle giovanili dell'Atalanta ed esploso a Parma si sta finalmente sbloccando. Gol, assist, giocate che spezzano ritmi e creano la superiorità, sono ciò che ha convinto la Juve ad investire prima 35 milioni (+9 di bonus) per lo svedese lo scorso gennaio 2020 e poi 50 complessivi fra prestito biennale oneroso e riscatto (+10 di bonus) per l'italiano.
ALL IN SU DI LORO - Tramite le parole di Pirlo, Paratici e anche Agnelli più volte la Juventus ci ha ribadito che questo sarebbe stato un anno di transizione e allora, almeno fino a metà della stagione, l'errore più grande fatto dai bianconeri è stato quello di non scommettere ad occhi chiusi sulla centralità che Kulusevski e Chiesa avrebbero meritato. Più di Ronaldo, più di Dybala, più dei discorsi Champions e Scudetto. In un anno di transizione al centro del progetto tecnico avrebbero dovuto esserci loro due, troppo spesso snaturati e utilizzati fuori ruolo come jolly per poter compensare ad assenze. Non è un caso che, una volta sistemate assenze ed infortuni i due, nel ruolo di esterno di destra e di sinistra abbiano ricominciato ad illuminarsi. Il coraggio più grande oggi, è quello di andare all in su Chiesa e Kulusevski affidando a loro la responsabilità di riportare la Juve al top.