Calciomercato.com

  • AFP via Getty Images
    Juve, Chiesa ancora ai box: cos'è e come si cura l'edema osseo che continua a fermarlo

    Juve, Chiesa ancora ai box: cos'è e come si cura l'edema osseo che continua a fermarlo

    Federico Chiesa c'è, Federico Chiesa non c'è. La Juventus che è tornata in vetta alla classifica riuscendo a sorpassare l'Inter (con una partita in meno) sta avendo un grandissimo impatto dai suoi attaccanti, da Dusan Vlahovic in particolare e ha scoperto anche il talento di Kenan Yildiz. Chi sta mancando a Massimiliano Allegri e che paradossalmente potrebbe dare ai bianconeri un ulteriore spinta è proprio Chiesa, costretto a convivere con un infortunio non banale che di giorno in giorno, quotidianamente, forza lo staff tecnico a gestirlo: un edema osseo.

    CHE COS'HA CHIESA - L'attaccante italiano classe 1997 è a tutti gli effetti guarito dall'infortunio al ginocchio che lo aveva fermato praticamente per tutta la stagione scorsa, ma dall'inizio dell'anno ad oggi ha subito diversi problemi minori dovuti al normale iter riabilitativo. Non è di questo tipo l'ulitmo stop che lo sta vedendo protagonista e che lui stesso ha raccontato in una recente diretta Twitch: "Si, ho preso una botta, mi hanno tirato una botta, una contusione al ginocchio. Durante un’azione, ginocchio contro ginocchio e sono dovuto stare fermo. Le botte si prendono in campo, se no a quest’ora…".


    COS'E' UN EDEMA OSSEO -
    Una botta, o meglio un edema che, purtroppo per lui, ha colpito una parte particolarmente fastidiosa nella gestione quotidiana. L'edema osseo è infatti caratterizzato dall'accumulo di liquido nella parte interna dell'osso, noto come edema midollare osseo. Ciò compromette la capacità strutturale dell'osso nell'assorbire carichi, e il "gonfiore" provoca quindi un dolore acuto al semplice contatto.

    COME SI CURA -
    La gestione di questo genere di infortunio è abbastanza semplice, ma la sua semplicità lo rende complesso per un atleta di altissimo livello. L'edema infatti tende a riassorbirsi naturalmente attraverso il riposo. Essendo l'articolazione del ginocchio una delle più stimolate nell'essere umano (basti pensare al semplice gesto di stare in piedi o camminare, figurarsi correre) è altrettanto difficile per un giocatore rientrare senza restare completamente fermo. Di fatto sta tutto nella gestione del dolore che ha il giocatore nel quotidiano. Di quanto può forzare esercizi di mantenimento del tono muscolare e aerobico e di quanto l'edema riesce a riassorbirsi.

    QUANDO RIENTRA - Per questo, non esiste una timeline del rientro e anzi, sebbene la botta l'abbia rimediata nella gara di Coppa Italia contro la Salernitana, da allora Chiesa abbia già saltato tre gare rientrando nel mezzo per quella col Sassuolo. L'andamento riabilitativo è quindi in linea con le previsioni: più passa il dolore più può forzare, ma non è escluso che nel frattempo l'edema si riacutizzi costringendolo ad un nuovo stop.

    Altre Notizie