Il 18° scudetto del Milan ha dimostrato per l'ennesima volta che il campionato italiano lo vince chi prende meno gol. I rossoneri infatti non hanno l'attacco più prolifico della Serie A (è il terzo, con 61 gol all'attivo, dietro all'Inter, 65, e all'Udinese, 63), ma hanno di gran lunga la difesa più granitica del torneo, con 23 reti subite (solo 6 nel girone di ritorno). La seconda miglior difesa, per dire, è quella della Lazio, con 35 gol al passivo, mentre la terza difesa meno battuta è quella del Napoli, con 36 gol subiti, seguita dall'Inter con 40. Come si vede, fra la difesa della squadra di Max Allegri e le altre c'è un abisso.

Questo preambolo ci porta alla Juventus, che finora ha subito 42 in questo torneo (con una gara in meno rispetto alle altre, quella di questa sera con il Chievo). Alla luce di questo dato, non c'è dubbio che il reparto difensivo sia un settore sul quale la dirigenza bianconera debba sicuramente mettere mano. In questi giorni, quando si parla di mercato bianconero, i nomi che circolano sono quelli di grandi attaccanti (Aguero, Tevez), o di centrocampisti (Pirlo, Aquilani da riscattare), mentre poco si parla della difesa, a parte quel Rolando, centrale del Porto di Villas Boas, per il quale Marotta e Paratici hanno fatto un sondaggio qualche settimana fa.

Ma non circolano grandi nomi, mentre forse sarebbe il caso che, fra i 100 milioni di euro 'promessi' da John Elkann, una parte vada investita per portare a Torino almeno un grande difensore (un Ivanovic o un Vidic per intenderci). Se il perno della difesa campione d'Italia è Thiago Silva (classe 1984), è lecito infatti chiedersi se Giorgio Chiellini (che ha la stessa età, è anche lui un '84) abbia già (o se avrà mai) la stessa caratura del brasiliano, oppure se al suo fianco (là dove Bonucci ha ampi margini di crescita ma è ancora troppo acerbo) non serva davvero un centrale di grande spessore internazionale. E poi c'è il capitolo dei terzini...