Antonio Conte è stato chiaro. E' così che vuole la sua Juve: "La voglio umile e cattiva. L'umiltà e la cattiveria di una provinciale, correre più degli altri, la bava alla bocca, ma anche la qualità di una squadra importante". Andrea Agnelli ha ribadito il concetto utilizzando altri termini: "Se questa squadra giocherà sempre al 110% potrà lottare per lo scudetto".

 

Due modi di dirlo, ma il concetto è lo stesso: secondo il suo allenatore e il suo presidente, la Juventus 2011-12 per essere competitiva dovrà puntare soprattutto sulla forza di volontà, sull'agonismo e sulla determinazione. Conte ha anche parlato di qualità, ma in seconda battuta: la sua squadra dovrà avere soprattutto umiltà e cattiveria. 

 

Da parte del tecnico e del presidente, si tratta forse anche di una tacita ammissione: a livello tecnico questa squadra non è ancora a livello di Milan e Inter. Sfoderando determinazione, grinta e cattiveria sportiva, unite all'umiltà, la Juve potrà però, dicono Conte e Agnelli, colmare il gap con le milanesi. 

 

Nella storia della Juventus, questa non è certo una novità. Nella lunga avventura bianconera ci sono stati dei giocatori che hanno fatto della cattiveria sportiva un credo che ha permesso loro di trascinare i compagni alla vittoria: parliamo ad esempio di Beppe Furino, Claudio Gentile, Marco Tardelli, Massimo Bonini, Moreno Torricelli, Angelo Di Livio, Edgar Davids, dello stesso Antonio Conte. Questi campioni dell'agonismo avevano però al loro fianco giocatori come Michel Platinì, Zinedine Zidane e il miglior Alex Del Piero.

 

Ora, è evidente che nella Juventus attuale, a parte un Del Piero ormai a fine carriera, manchino sia i Platini che gli Zidane. Ed è evidente, quindi, proprio per questo motivo, che i lottatori di questa Juve dovranno dare ancora di più rispetto ai loro antenati. Ma la domanda fondamentale è questa: quali sono, in questa Juve, i lottatori 'umili e cattivi' che vuole Conte? Sapranno i Marchisio, i Vidal, gli Estigarribia e i Pazienza avere la forza necessaria per colmare il gap tecnico con Milan e Inter? Insomma, in questa Juventus chi ha la bava alla bocca?