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    Juve, che martello McKennie: un altro pugno sul tavolo del rinnovo

    Juve, che martello McKennie: un altro pugno sul tavolo del rinnovo

    • Gianluca Minchiotti
    Weston McKennie a luglio sembrava destinato a lasciare di nuovo la Juventus, dopo che il prestito al Leeds non era andato come il centrocampista e i club si aspettavano, con la stagione 2022-23 conclusa con la retrocessione in Championship e con il mancato riscatto da parte degli inglesi. All'inizio dell'estate l'americano ha continuato ad allenarsi alla Continassa, in attesa di una chiamata che alla fine non è arrivata. Parallelamente il classe '98 ha convinto anche Max Allegri, che ne apprezza la capacità di adattarsi a più ruoli. 

    RUOLO IMPORTANTE - In questa prima parte di stagione, McKennie si è ritagliato uno spazio importante nella Juve, con un totale di 11 presenze (e un assist), per 797 minuti in campo (una media di 72 a partita). Il nazionale statunitense è stato impiegato da Allegri soprattutto come esterno destro nel 3-5-2, ma anche nel suo ruolo più naturale (e rivendicato) di centrocampista. Nel match vinto domenica sera dalla Juve a Firenze McKennie è stato protagonista di una grande prova a tutta fascia sulla destra, finendo stremato a fine partita dopo l'ultima corsa fino alla bandierina del corner viola, ma nelle prossime occasioni il suo apporto potrebbe tornare utile ad Allegri anche a centrocampo (nel prossimo match con il Cagliari, ad esempio, oltre Pogba e Fagioli, mancherà anche Rabiot). 

    IL RINNOVO - Un buon rendimento nei prossimi mesi potrebbe anche portare le parti a un incontro per il rinnovo del contratto in scadenza nel giugno del 2025. A McKennie non dispiacerebbe legarsi ancora alla Juve, mentre il club ha tutto l'interesse a non iniziare la stagione 2024-25 con un giocatore che, a quel punto, andrebbe in scadenza ravvicinata.

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