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    Juve-Champions: 10 motivi per crederci

    Juve-Champions: 10 motivi per crederci

    Torna la Champions League e questa sera la Juventus scende in campo a Torino contro il Malmoe per vendicare la debacle della passata stagione. Superare i giorni è l'obiettivo minimo stagionale, ma per un club come quello bianconero il pensiero di vincere la coppa dalle grandi orecchie è tutt'altro che una follia. Anzi, secondo Tuttosport la squadra allenata da Massimiliano Allegri ha ben 10 motivi per crederci fino in fondo:

    1) Lezione Atletico - Il Real Madrid ha aspettato dodici anni per vincere la decima, investendo soldi importanti, ma ha rischiato di farsi soffiare la Coppa da una squadra che fattura un quarto a bilancio e con il prezzo di Bale ci fa tre mercati. 

    2) Lezione Chelsea - Miracolo sfiorato, per l'Atletico, miracolo centrato, per il Chelsea che per vincere la coppa nel 2011 superò il Barcellona e il Bayern Monaco. Dura, durissima, ma non impossibile.

    3) L’esperienza - Nonostante la stangata presa due anni fa con il Bayern Monaco e la delusione della passata stagione la squadra bianconera arriva al terzo anno di fila in Champions con un grande bagaglio di esperienza europea. Con alle spalle i più impensabili errori da non ricommettere, i bianconeri ora sanno dove e come agire.

    4) L’attitudine di Allegri - Allegri dall’esperienza milanista dovrebbe aver portato quella maggiore attitudine alle coppe che ha sempre caratterizzato più il Milan della Juventus, indipendentemente da chi la allenasse.    


    5) L’energia verde - Pogba, Morata e Coman: giovani, forti e sfrontati. Nessun timore reverenziale e, soprattutto, quella magnifica incoscienza che li libera da qualsiasi freno inibitore. Insomma un fattore da poter sfruttare

    6) La voglia di Buffon - Che nonostante sia probabilmente anche oggi il portiere più forte al mondo, quella coppa non l'ha mai vinta. La voglia del leader di solito ha il potere di trascinare gli altri.

    7) La rosa più completa - Così come per i giovani, rispetto al triennio di Conte, la Juventus si presenta con una rosa più duttile e completa per affrontare il doppio impegno. Quasi ogni ruolo è coperto da un’alternativa credibile e, nel corso della stagione, Allegri potrà dosare meglio le fatiche.

    8) La vendetta - Umiliazioni che bruciano, quelle delle passate stagioni, ma anche di quelle precedenti quando una Juventus regina in Italia non riusciva quasi mai ad imporsi in Europa. Il popolo bianconero continua ad aver voglia di rivalsa.

    9) Il centrocampo - Vidal, Pirlo, Pogba, Marchisio: forse in altre parti del campo la Juventus può sentirsi inferiore, ma a centrocampo non deve arrossire in nessun confronto con le grandi d’Europa. E adesso c’è anche Pereyra che promette di crescere.

    10) La speranza nella legge dello sport - Credere di poter vincere è obbligatorio per legge, altrimenti non bisogna neppure partecipare. La faccenda dell’importanza di partecipare, Boniperti l’ha parafrasata tanti anni fa. E niente, da allora, è cambiato. 


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